Adelaide (Australia) – Hacker nel mirino delle autorità australiane? Il procuratore generale del paese, Daryl Williams, si è rivolto alle autorità per affermare che “la sicurezza dell’Australia può essere compromessa da eventi non così ovvi come un attacco terroristico, ma non per questo meno significativi”.
“Ci sono nuovi pericoli sulla scena, ha spiegato Williams, come l’hacker informatico e il cyberterrorista che, equipaggiato con un computer e con un modem, è in grado di infliggere danni che una volta erano alla portata solo di gruppi molto organizzati e potenti”. Anche Williams, è sembrato ad alcuni, continua a considerare hacking e cracking equivalenti…
Secondo Williams a rischio sono i sistemi infrastrutturali, dalle comunicazioni alla distribuzione elettrica, dai servizi di informazione a quelli della Difesa: “i costi di un attacco deliberato e organizzato contro i nostri sistemi sarebbero immensi, economicamente e socialmente”. La soluzione? Un piano quinquiennale di attività di monitoraggio e repressione di cui, però, non sono ancora noti i dettagli.