La forma di mobilità che sta andando prendendo sempre più piede, sebbene non senza qualche difficoltà e resistenza, va a cambiare radicalmente il concetto di automobile. L’avvento dei servizi per il car sharing e il car pooling, così come il debutto delle auto elettriche e la dotazione di tecnologie in-car connesse, rendono il veicolo non più un elemento isolato, ma una componente di un ecosistema più ampio. Ciò che viene definito Vehicle to Grid si inserisce di diritto in questa visione.
Il Vehicle to Grid per l’Italia
Si tratta della possibilità di interfacciare le vetture dotate di una batteria alla rete elettrica. Viene così abilitato uno scambio di energia, spalancando le porte a innovazioni legate ad esempio a un impiego ottimale di quella prodotta con le rinnovabili. Volendo estremizzare potremmo attribuire alle automobili la funzione di powerbank su quattro ruote in cui la carica immagazzinata può essere non solo sfruttata per alimentare il movimento, ma anche come sistema di backup per un qualsiasi altro sistema, compreso quello domestico.
Alcuni progetti sperimentali sono già stati messi in campo, testando le prime tecnologie sviluppate e raccogliendo i feedback necessari a migliorarle. Perché il Vehicle to Grid possa divenire una realtà non riservata a pochi, ma della quale tutti possano beneficiare, è però necessario un adattamento su larga scala dal punto di vista infrastrutturale. Sull’argomento è intervenuto oggi il Ministero dello Sviluppo Economico, al termine di un incontro andato in scena con le associazioni di categoria e alcune case automobilistiche.
Il comunicato diffuso parla di osservazioni raccolte in merito al decreto ministeriale che verrà emanato a breve al fine di stabilire criteri e modalità per favorire la diffusione della tecnologia. Queste le parole del sottosegretario Davide Crippa.
Sono molto contento del favorevole riscontro dimostrato dai presenti. Ho colto con grande soddisfazione i ringraziamenti da parte di tutti per l’attenzione che Governo e MiSE stanno dedicando, in particolare, al tema delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Il decreto “V2G” non prevede alcun aggravio di costo e coadiuverà il sistema e la rete nella gestione dell’apporto di energie rinnovabili.
Crippa prosegue facendo riferimento proprio alle possibilità legate all’accumulo dell’energia derivante dalle fonti rinnovabili. Le batterie sono in grado di fungere come dispositivi per lo storage, erogandola quando e dove necessario, non solo durante il viaggio.
Le batterie rappresentano una delle opzioni più importanti per l’accumulo di fonti rinnovabili, ma anche per avere un sistema più flessibile che porti dei vantaggi economici e ambientali per i cittadini. Con le batterie ad alta capacità di accumulo, i veicoli elettrici funzionano come un deposito di energia che può essere utilizzato in caso di mancanza di energia elettrica.
Quella fin qui descritta è la visione, il punto a cui tendere. Ci vorrà in ogni caso parecchio tempo e la collaborazione attiva di tutti i protagonisti, a parte dagli automaker, chiamati a dotare i veicoli commercializzati dei sistemi necessari a supportare il Vehicle to Grid.