Solo in alcuni ambiti della vita quotidiana, il progresso è diventato così “tangibile” come nella connessione Internet per le nostre auto. Quello che un tempo erano solo desideri e aspirazioni, è oggi diventato realtà. Da tempo, assistenti tecnologici connessi alla rete, ci aiutano nella vita di tutti i giorni, ad esempio, sostituendosi ai conducenti nella guida in autostrada. Tutto questo non è offerto solo da costose auto di lusso; anche le utilitarie sono dotate di sistemi connessi alla rete in grado di individuare la stazione di rifornimento più economica o posti liberi nei parcheggi. Nella connessione alla rete, l’auto può essere paragonata a smartphone e tablet? Sì. Non si tratta più di un “sogno”, ormai è un trend consolidato. Già nel 2020, in tutto il mondo, qualsiasi auto nuova dovrà offrire la possibilità di essere connessa alla rete. Ma non è ancora tutto, perché l’industria automobilistica è sempre in fermento e spuntano continuamente nuove sperimentazioni. Ma quali saranno i progetti più convincenti? Scopriamo in questo reportage sulla situazione attuale delle Connected Car.
INTEGRAZIONE DEL TELEFONO
Lo smartphone è ormai diventato la “sala comandi” della nostra vita quotidiana e l’industria automobilistica cerca quindi di collegare alla rete auto e smartphone, nel modo migliore.
Audi Q2 – Phonebox
Audi offre per la prima volta in un Mini-SUV, un’integrazione totale con lo smartphone. Il telefono, attraverso una speciale antenna nel portaoggetti, si collega in modalità wireless a un’antenna esterna, migliorando la ricezione. Inoltre, i telefoni che supportano questa tecnologia, potranno essere ricaricati via wireless.
Opel Adam – Ricarica a induzione
Opel, per l’utilitaria Adam, offre un sistema per la ricarica a induzione del telefono cellulare. In questo modo la batteria si ricaricherà in modalità wireless durante la marcia. La concorrenza offre questo sistema solo per modelli di auto più grandi e costose.
Volvo – Smartphone anziché le chiavi per l’auto
Volvo sarà la prima casa automobilistica al mondo che eliminerà le chiavi per l’auto. L’apertura avverrà tramite smartphone. Grazie a un’app sarà possibile aprire e chiudere le portiere via Bluetooth, nonché avviare il motore. Volvo ha presentato questa nuova tecnologia al Mobile World Congress e, nella prossima primavera, verrà effettuato il primo test a Goteborg. In seguito, questa tecnologia potrebbe trovare impiego anche sulle auto a noleggio. In futuro, i clienti potrebbero ritirare o restituire un’auto presso il servizio di noleggio, anche prima dell’orario di apertura o dopo la chiusura.
Skoda/Seat – Integrazione indipendente
Non è ancora stato definito quale sistema dovrà diventare di serie per l’integrazione dello smartphone. Apple utilizza “CarPlay”, Google “Android Auto” e altri smartphone “Mirror-Link”. La maggior parte dei modelli di auto Seat e Skoda supporta tutte le piattaforme, indipendentemente dal loro sistema operativo.
VW up – Smartphone come schermo
Per le utilitarie come la VW up, la tecnologia per rendere connesse questo segmento di auto è ancora costosa. Il prezzo base di questo modello è 9.850 euro e, per la maggior parte dei clienti, lo schermo del navigatore integrato nel cruscotto richiede un prezzo troppo elevato. Volkswagen risolve il problema, ricorrendo allo schermo dello smartphone, su cui potranno essere visualizzati anche dati relativi al veicolo, come numero di giri e consumi.
INTERNET
L’automobile consente sempre più di navigare su Internet, grazie a smartphone e PC. Riportiamo qui di seguito le ultime “invenzioni” delle case automobilistiche.
Opel Karl – Hotspot LTE per le utilitarie
Opel è l’unico produttore che offre una connessione LTE sul segmento di autovetture con prezzo inferiore a 10.000 euro, come ad esempio la Karl. In complesso, otto modelli di auto potranno essere collegate a questo Hotspot. Questa connessione è già inclusa nella dotazione, unitamente al servizio di assistenza personale Opel e il servizio automatico di emergenza automatico, che diventerà obbligatorio dal 2018.
Tesla – Update tramite Internet
Occorre più potenza? Nessun problema. Tesla rilascia vari update per i modelli S e X tramite Internet, facendoli pervenire direttamente all’automobile. Con questa modalità, l’azienda americana è in grado di offrire anche una maggiore autonomia per le proprie E-Auto.
Mini Cabrio – Segnalatore per la pioggia
Avete lasciato la vostra Cabrio con il tettuccio aperto e inizia a piovere? Sulla Mini Cabrio i sedili non si bagneranno. Un’app intelligente, collegata a un radar che segnala l’arrivo della pioggia, vi avviserà prima che scoppi il temporale.
Porsche – Servizio RTTI
Per tutti i vecchi modelli, Porsche offre la possibilità di installare il servizio informativo in tempo reale sul traffico, già incluso nella dotazione di serie delle nuove auto.
Tesla Model X – Schermo
Leggere pagine Web in auto non è piacevole. A meno che non si tratti di un auto Tesla che offre uno schermo di grande formato che semplifica enormemente la visualizzazione.
Connessione Internet sulle utilitarie? È piuttosto rara: fa eccezione la Opel Karl con Hotspot LTE
ENTERTAINMENT
Nel comparto audio l’evoluzione non è visibile, ma si fa sentire. Se un tempo era sufficiente un autoradio, oggi le auto offrono piccoli impianti prodigiosi.
Smart Brabus – JBL-Sound
Il JBL-Soundsystem si compone di otto speaker, che includono un subwoofer rimovibile nel baule, nonché un amplificatore da 240 Watt. Sul modello Fourfour il sistema offre anche due speaker aggiuntivi per toni alti e bassi, sistemati nelle portiere posteriori, che aumentano la potenza complessiva a 320 Watt.
Sembra un’auto da nanetti, ma offre un impianto audio mostruoso: JBL installa sulla Fortwo un sistema con una potenza di 240 Watt
Volvo – Spotify
Volvo è la prima casa automobilistica al mondo che integra nelle sue vetture il popolare servizio di musica in streaming Spotify. Per il momento, l’offerta di quest’app sarà possibile sulle auto della serie 90.
VW up – Beats by Dr. Dre
Il sistema audio del popolare produttore americano “Beats by Dr. Dre” è in grado di offrire una potenza di 300 Watt ed è costituito da sette speaker, tra cui un potente subwoofer sistemato nell’alloggiamento della ruota di scorta.
Opel Adam – Infinity-Sound
L’efficiente sistema offerto dalla Opel Adam può essere ottenuto con un sovraprezzo di soli 400 euro. Si compone di otto speaker realizzati da Infinity, specialista americano per l’audio, e sono in grado di diffondere una potenza di 315 Watt. Il subwoofer, posizionato sotto il pianale del baule al posto della ruota di scorta, eroga ben 90 Watt.
Volvo S90 – Bowers & Wilkins
Volvo, per la prima volta, offre un sistema audio di Bowers & Wilkins sulle vetture non appartenenti al segmento di lusso. I 19 speaker, a bordo della S90, sono posizionati in modo ottimale nell’abitacolo della vettura e offrono la migliore resa audio.
COMFORT
Le auto moderne sono in grado di muoversi senza intervento del conducente, è possibile parcheggiarle senza essere alla guida e possono essere “sorvegliate” attraverso lo smartphone. Tutto questo è reso possibile da app intelligenti e assistenti digitali.
Tesla Model X – AutoPilot
Dopo l’ incidente mortale avvenuto negli USA, l’AutoPilot di Tesla (sistema di guida “semi autonoma”) ha suscitato aspre critiche. Tutto ciò non ha però cambiato i progetti di Tesla e il sistema per la guida completamente autonoma continuerà ad essere sviluppato, a differenza di quanto invece avviene presso i produttori europei. Il sistema apporterà anche un aumento del comfort.
BMW Serie 5 – Comandi tramite gestures
BMW, sulle vetture della nuova serie 5, installa ora il noto sistema di comandi tramite gestures, utilizzato per la serie 7, e prossimamente amplierà anche il numero delle funzionalità. Il sistema è ora in grado di riconoscere più comandi gestuali.
BMW Serie 5 – Visuale remota a 360 gradi
BMW offre sullo smartphone una visione tridimensionale in tempo reale della propria auto. I conducenti delle vetture Serie 5 potranno controllare da remoto se attorno all’auto è tutto in ordine. Questa funzionalità è disponibile per ora come optional extra per la nuova BMW Serie 5. Sugli altri modelli il sistema verrà installato in futuro.
Audi Q7 e-tron – Acceleratore attivo a due stadi
L'”Assistente di efficienza predittivo”, che suggerisce al guidatore quale modalità di guida utilizzare, fornisce informazioni sullo status di marcia del veicolo, sui limiti di velocità o sulla percentuale delle pendenze, avvisando il conducente con una vibrazione nel pedale dell’acceleratore. Tutto questo dovrebbe consentire di risparmiare carburante.
Mercedes Classe E – Parcheggiare in modalità remota
La nuova Classe E è in grado di parcheggiare autonomamente tramite un’app dello smartphone. La manovra sarà possibile sia negli stalli di parcheggio trasversali che longitudinali. L’app Mercedes me è gratuita : basterà semplicemente registrare il veicolo.
NAVIGATORE
Le code di traffico si rivelano oggi quasi una regola e diventa quindi sempre più importante poter sfruttare una navigazione connessa. Grazie a informazioni in tempo reale sul traffico, il navigatore può cercare percorsi alternativi.
Audi/BMW/Mercedes – Here
Per la prima volta Audi, BMW e Mercedes hanno stretto un’alleanza. Queste tre grandi case automobilistiche hanno adottato il servizio cartografico Here di Nokia. I tre produttori si servono dei dati delle mappe anche per le auto a guida autonoma.
Skoda Kodiaq – Google Street View
L’impiego di Google Maps come navigatore è già stato scelto da Audi. Il servizio viene ora adottato anche da Skoda, consorella di VW. Non appena viene digitata una destinazione, Google Street View provvede a visualizzare i dintorni del luogo su un ampio touchscreen da 8 pollici. Il sistema verrà presto installato anche su altri modelli.
Audi A4/A5 – Ricerca vocale dei POI
“Cerco un ristorante italiano” – i nuovi modelli di vetture A4/A5 consentiranno di localizzare le destinazioni con estrema semplicità. La ricerca dei “Punti d’Interesse” potrà essere gestita con i comandi vocali offerti dall’automobile.
VW up – Real Time Traffic
Mentre sulle auto costose le informazioni in tempo reale sul traffico sono ormai uno standard, le utilitarie offrono di norma una navigazione priva di queste importanti segnalazioni. Volkswagen, per la nuova versione della Up, offre un’app per la navigazione che, utilizzando i dati dello specialista olandese TomTom, segnala come aggirare le code.
Mercedes Classe E – Display
Schermo da record. Mercedes integra nella vettura un doppio display di elevata risoluzione, ampio 12,3 pollici (31,2 centimetri), che sembra sospeso in aria. Con esso sarà possibile visualizzare in grande formato le mappe per la navigazione.
SICUREZZA
La Connected Car presenta numerosi vantaggi, dato che la tecnologia smart a bordo delle auto potrà aiutare a evitare incidenti e ad attenuarne le conseguenze.
Opel Astra – Matrix-LED
Nel segmento delle auto di lusso l’impiego dei fanali Matrix-Led è oggi ampiamente diffuso, ma non sul segmento economico delle utilitarie compatte. Opel è il primo produttore che ha in programma l’introduzione di fanali che migliorano la visuale, ma senza abbagliare le vetture che provengono in senso opposto.
Audi A4 – Assistente di svolta
Grazie al sistema di Audi, installato per la prima volta su vetture di classe media, dovrebbe essere possibile evitare incidenti nella manovra di svolta. L’assistente di svolta riconoscerà i veicoli provenienti in senso contrario e provvederà a “inchiodare” automaticamente in caso di incidente incombente.
Mercedes E – Sterzata autonoma
Gli assistenti per la frenata d’emergenza sono diventati standard anche sulle utilitarie e possono evitare incidenti nel traffico urbano. Mercedes, con la nuova classe E, fa un passo in avanti: il sistema provvede anche a sterzare, dopo essersi assicurato che la manovra non provochi un’altra situazione di pericolo; evitando ad esempio di investire un pedone nel caso in cui sia incombente una collisione.
Audi A5 – Avvertimento discesa dall’auto
Di sistemi radar in grado di tenere sotto controllo il traffico dietro la propria vettura ne esistono già parecchi, ma il sistema di assistenza di Audi per scendere dall’auto in tutta sicurezza, funziona anche quando la vettura è ferma. Il sistema avvisa il conducente prima che quest’ultimo apra la portiera, se da dietro si sta avvicinando un veicolo. Sulla versione coupé, dotata di lunghe portiere, l’assistente si rivelerà utile.
Volvo S90 – Road Edge Detection
Gli assistenti per la guida in autostrada si rivelano un’innovazione molto utile e l’obiettivo sarà riuscire a progettare un sistema che consenta una guida senza intervento del conducente. Per ottenere tutto questo devono però sussistere condizioni ideali, ad esempio una segnaletica orizzontale perfettamente visibile. Volvo ha presentato un sistema in grado di riconoscere i bordi della carreggiata, anche senza questa segnaletica.
GUIDA ASSISTITA
Per il momento, l’auto a guida autonoma rimane un’idea per il futuro, ma alcune case automobilistiche stanno lavorando affinché questo sogno si avveri presto, continuando a sperimentare modelli in grado di muoversi senza alcun intervento del conducente.
Tesla Autopilot
Il sistema “Autopilot” riappare anche in questa categoria, visto che il suo impiego è previsto anche per il progetto di “Guida Assistita”. Il nome tende un po’ a irritare, poiché analogamente ad altri sistemi, il conducente dovrebbe mantenere le mani sul volante e l’Autopilot provvederebbe solo a offrire assistenza.
Mercedes E – Sorpasso autonomo
Oggi, numerose auto sono in grado di muoversi, quasi senza intervento del conducente. La Mercedes Classe E compie un passo in avanti molto efficace: l’automobile sarà in grado di eseguire sorpassi autonomamente. L’assistente attivo per il cambio di corsia funziona in questo modo: la freccia direzionale si attiverà per alcuni secondi, l’auto provvederà a controllare la situazione del traffico e, se la manovra sarà possibile in tutta sicurezza, eseguirà il sorpasso in modo autonomo. Il rientro nella corsia di destra avverrà seguendo lo stesso principio. Mercedes, con la classe E sta realizzando un prodotto quasi al limite del codice stradale e della responsabilità legale.
BMW Serie 5 – Assistente per guida in autostrada
A partire dalla prossima primavera, BMW con le vetture della nuova serie 5, cercherà di fare un passo in più verso la guida autonoma. All’inizio però solo in situazioni di traffico poco problematiche, come ad esempio in presenza di code, traffico lento e su tratti autostradali poco battuti. La limousine della classe superiore sarà in grado di mantenere automaticamente la distanza di sicurezza dall’auto che precede, da vettura ferma e fino ad una velocità di 210 km/h, occupandosi anche della gestione del volante. Se il conducente abbandona l’autostrada, il sistema si disattiverà automaticamente.
Audi A3 – Assistente per ingorghi
Sulla versione riveduta dell’A3, Audi ha installato l’assistente per traffico, già presente sui modelli più grandi. Questa vettura compatta, se desiderato, è ora in grado di muoversi senza intervento del conducente, raggiungendo una velocità massima di 60 chilometri all’ora.
SERVIZI CONNESSI
L’auto connessa non si rivela di aiuto solo per la guida, ma anche per attività collegate, che potrebbero fare risparmiare visite in officina.
BMW Update via Internet
In passato, aggiornare le mappe del navigatore era costoso, infatti i produttori offrivano il nuovo materiale cartografico su CD-ROM, che costavano generalmente oltre cento euro. BMW fa ora pervenire via Web questi update direttamente al servizio infotainment dell’auto. Il servizio è gratuito per tre anni.
Mercedes me
Con il proprio programma, Mercedes offre l’assistente digitale “me”. L’assistente provvede a segnalare quando dovrà essere eseguito il tagliando per la manutenzione, avvisa sulle scadenze dei controlli o indica il livello di riempimento del serbatoio. È inoltre possibile impostare le destinazioni per il navigatore, comodamente dal computer di casa.
Ford Path
Ford, attraverso “Path”, punta a stabilire un rapporto digitale con i propri clienti. Oltre alla versione base, Ford continua ad aggiungere altri servizi. In futuro, sarà possibile pagare la sosta nel parcheggio solo per la durata esatta, senza che l’automobilista debba estrarre il tagliando. Path utilizza lo stesso sistema di pagamento offerto dal servizio di carsharing Car2go.
Opel OnStar
Opel offre il sistema OnStar su tutta la gamma delle proprie vetture, inclusa la nuova auto elettrica Ampera-e. Attraverso OnStar, oltre ad avere sempre a bordo un hotspot LTE attivo, sarà possibile fruire di un Call Center. OnStar avviserà inoltre l’automobilista sulle date di scadenza per i controlli alla vettura. A bordo è già disponibile anche il tasto SOS, che diventerà obbligatorio dal 2018 per le auto nuove.
Tesla Update via Internet
Tesla è stato il primo produttore a progettare auto tenendo conto dell’esperienza di uno specialista IT. Gli update arrivano all’automobile direttamente via Internet. Tesla consente inoltre ai propri clienti di testare nuove tecnologie, come il sistema “Autopilot”, rendendole disponibili dietro pagamento, al termine della fase di test.
WLAN, Call Center e tasto SOS: Opel utilizza i servizi offerti per le auto di lusso, anche per le vetture di segmento inferiore
CONNECTED CAR: THE BEST OF 2016
Le dieci più importanti novità del 2016: dall’utilitaria alla limousine di lusso.
Audi Q2
Audi equipaggia la Q2 con sistemi di assistenza e soluzioni multimediali presenti finora solo sui modelli più grandi. È probabile che questa piattaforma si riveli idonea ad essere impiegata anche su tutte le VW, inclusa la Passat.
BMW Serie 5
BMW, con la nuova serie 5, punta a recuperare lo svantaggio rispetto alla Classe E di Mercedes. La sua limousine è completamente connessa ed è in grado di muoversi fino alla velocità di 210 Km/h quasi senza intervento del conducente.
Hyundai i30
Fino ad oggi, l’auto connessa non è stato il cavallo di battaglia dell’azienda coreana. Relativamente alla Connected Car, il produttore coreano è quasi una generazione indietro, rispetto alle case automobilistiche europee. La nuova Hyundai i30 è il primo modello in grado di allinearsi con gli altri produttori.
Mercedes Classe E
Relativamente ai sistemi di assistenza, Mercedes si è spinta molto avanti, offrendo per la guida assistita tutto quello ad oggi è permesso in Germania, presentando anche nuove soluzioni multimediali.
Opel Ampera-e
L’Ampera-e è conosciuta negli USA come “Chevrolet Bolt”, la cui connettività è stata esportata in Europa. Offre tra l’altro OnStar, un assistente connesso a un Hotspot LTE.
Porsche Panamera
Nella sua fascia di prezzo, la vecchia Panamera era annoverata tra le auto che offrivano la peggiore connettività. La situazione è totalmente cambiata con il nuovo modello; infatti la versione Plug-in può essere comandata a distanza via app.
Renault Mégane
Per la compact Mégane, Renault ha adottato la tecnologia dei modelli più grandi Talisman ed Espace. Per la Mégane, l’azienda continuerà a migliorare la connettività, sia per i sistemi di assistenza che per le soluzioni multimediali.
Skoda Kodiaq
Skoda, appartenente al gruppo VW, è il primo brand che utilizzerà l’update per il “sistema modulare di infotainment”, che include tra l’altro un ampio schermo per visualizzare i luoghi catturati da Google Street View.
Tesla Model X
Il Model X offre una connettività migliore rispetto al Model S. Per i dati sul traffico, Tesla utilizza l’ottimo servizio online di Google. L’Autopilot consente la guida assistita.
VW Tiguan
La nuova Tiguan è al passo con i tempi, offrendo funzionalità extra, riservate finora a veicoli di classe superiore, come il display Head-up o le info in tempo reale sugli ingorghi. Gli assistenti in dotazione sono idonei ad essere impiegati anche su vetture di segmento elevato.
MOBILITÀ INNOVATIVA
La tecnologia informatica non modifica soltanto la guida delle automobili. Di seguito le soluzioni più innovative per l’intero universo della mobilità.
Airdog – Drone autonomo
Airdog è un drone particolarmente indicato per utilizzi amatoriali: la videocamera si gestisce da sola e non è necessario l’intervento del pilota per orientarla. Inoltre è in grado di seguire gli spostamenti dell’utente: Airdog riesce a seguire il veicolo e a filmarlo, sia su strade provinciali isolate, che in un’escursione offroad. Offre però un’autonomia di un quarto d’ora (la batteria non consente una durata più lunga). La manovra di atterraggio potrà essere avviata manualmente, ma in caso di batteria scarica, l’Airdog ritornerà sempre al punto di partenza e atterrerà. Il costo del drone autonomo è di circa 1.700 euro.
COBI – Smart Bike
COBI consente di collegare il proprio smartphone alla bicicletta. Dopo averlo inserito nel supporto per il manubrio, COBI comunica via Bluetooth con la sua app ( iOS e Android ), trasformandosi così in un computer di bordo. Grazie a un controller gestibile con il pollice e a comandi vocali, l’utente potrà mantenere le mani sul manubrio e continuare a guardare la strada. L’app offre: navigatore, meteo in tempo reale, varie informazioni relative alla potenza della pedalata e una funzione di allarme contro il furto.
Gli appassionati di E-Bike potranno ricevere informazioni anche sulla distanza percorsa e sul livello di carica della batteria, che consente anche di ricaricare lo smartphone. Questo gadget fornirà una maggior sicurezza e più comfort.
Haibike – Chiamata d’emergenza per ciclisti
Haibike ha sviluppato assieme a un operatore mobile tedesco il sistema eConnect. Questa On-Board Unit è in grado di registrare le cadute dalla bicicletta, grazie a sensori intelligenti che percepiscono se la pedalata si è interrotta bruscamente o se la ruota è uscita di strada. Se il ciclista non reagisce alla segnalazione che appare sul display, il sistema provvede a lanciare una telefonata di emergenza a un numero preimpostato, fornendo i dati del GPS.
Garmin – Pedali intelligenti
Analogamente alle bici da professionisti, il sistema di Garmin (a partire da 699,99 euro) basato sull’uso del pedale Vector e Vector 2S, è in grado di misurare la frequenza della pedalata e la performance complessiva (in Watt) direttamente dal pedale, durante l’uso della bici. Potrà essere montato in pochi minuti su quasi tutte le ruote da bicicletta e provvede a visualizzare i parametri misurati sul display di dispositivi compatibili ANT.
FahrradJaeger – Protezione antifurto
Il segnalatore di furto Insect (89 euro) della Fahrradjaeger, simile esteticamente a una pendrive USB, può essere fissato con viti al telaio della bicicletta. In caso di tentativo di furto, il sistema emette un allarme sonoro ad alto volume (90 dB) e invia una segnalazione push sullo smartphone a tutti i membri della community di ciclisti nel raggio di 100 metri.
SMARTPHONE
Quale telefono si rivela più idoneo ad essere connesso con l’auto? Ecco cinque smartphone al top.
Samsung Galaxy S7
L’attuale modello top di gamma di Samsung convince per la luminosità del display, per la ricarica a induzione e la tecnologia rSAP (uno speciale protocollo per impianti vivavoce), offerta anche dall’S7 Edge. Unico punto debole: la batteria, che offre un’autonomia di solo nove ore.
HTC 10
L’HTC 10 è uno smartphone Android di prim’ordine, che offre un’usabilità veloce. Il suo utilizzo si rivela convincente anche in auto: l’HTC 10 è dotato di un ottimo sistema vivavoce e la batteria vanta un’autonomia di undici ore (una durata niente male). Unico punto debole è il display un po’ troppo scuro.
Honor 8
L’Honor 8 è la versione economica del Huawei P9 e si rivela convincente soprattutto per la lunga autonomia della batteria, pari a oltre 13 ore. È collegabile agevolmente a tutti i sistemi vivavoce. Il display offre una luminosità adeguata.
Huawei P9 Lite
Si rivela il top per il rapporto qualità/prezzo. Il P9 Lite offre un display nitido, sufficientemente luminoso, una tecnologia attuale e un design elegante. Ottima la durata della batteria di oltre 13 ore e la presenza di un sensore per l’impronta digitale che facilita lo sblocco del dispositivo. Offre anche un secondo slot per le SIM.
Apple iPhone 7 Plus
Il display vanta una luminosità superlativa rispetto ad altri smartphone Apple e, inoltre, offre un formato adeguato e comodo. Attraverso la tecnologia CarPlay di Apple è possibile visualizzare sul display dell’auto le info di varie app, come iMessage, l’applicazione per le mappe o Spotify. Per il momento lo smartphone dovrà essere collegato via cavo, ma prossimamente il collegamento sarà wireless. Con un utilizzo intensivo, la batteria dura fino a dodici ore. Un punto debole è costituito dalla mancanza della tecnologia rSAP, che penalizza l’iPhone nell’uso confortevole degli impianti vivavoce.
Apple iPhone 7 e iPhone 7 Plus: la tecnologia CarPlay di Apple consente di visualizzare una serie di App sul display dell’auto
APP PER AUTOMOBILI
L’utilizzo pratico degli smartphone non conosce limiti. Le app consentono di offrire continuamente nuove funzioni aprendo un ventaglio di infinite possibilità. Di seguito quelle che vale la pena provare.
Here WeGo
Questa applicazione ( iOS e Android ) per la navigazione è l’unica app che consente di navigare gratuitamente in tutto il mondo e di consultare mappe offline illimitatamente. Tutto questo fa risparmiare sui costi di Internet anche all’estero.
Logitech Zerotouch
Si tratta di una combinazione intelligente tra smartphone e app. La ZeroTouch riconosce quando lo smartphone viene inserito nel supporto e provvede ad avviare immediatamente questa app Android . Oltre alla funzione vivavoce offre anche comandi vocali per navigatore, WhatsApp e musica.
TomTom – Go mobile
Con questa nuova app per la navigazione, i conducenti potranno caricare le mappe desiderate sul proprio smartphone Android o iOS . Anziché pagare profumatamente un abbonamento fisso, gli utenti potranno pagare solo per il download della mappa desiderata.
PlugSurfing
Dove posso ricaricare la mia auto elettrica? PlugSurfing viene in aiuto segnalando l’ubicazione delle colonnine per la ricarica. Per ogni città, l’app (per Android e iOS ) visualizza su una mappa tutte le colonnine. Il servizio potrà essere pagato a mezzo carta di credito.
Mercedes – Remote Park-Pilot
Se nel garage sotterraneo lo stallo di parcheggio è talmente stretto da rendere quasi impossibile parcheggiare l’auto senza graffiarla, le vetture di Classe E, grazie all’app Remote Park Pilot ( iOS e Android ) comandabile da remoto, potranno entrare e uscire dallo stallo in tutta sicurezza.
Audi MMI Connect
I conducenti di autovetture ibride Plug-in potranno ora redigere una tabella/calendario per eseguire la ricarica delle batterie. Tutti gli altri conducenti di Audi hanno invece la possibilità di comandare il bloccaggio delle portiere, di essere informati quando è necessario eseguire lavori di manutenzione, di pre-impostare le destinazioni per il navigatore oppure di ricevere assistenza via smartphone per raggiungere il luogo desiderato. L’app è disponibile per Android e iOS .
Europcar – Ubeeqo
Europcar non fornisce soltanto auto a noleggio, ma attraverso la sua app può mettere a disposizione anche taxi e auto in servizio Car-Sharing della Cat2Go. È possibile anche prenotare auto a noleggio, in modo tradizionale. Disponibile su Android e iOS .
Google Maps
Google Maps è in grado di procurare taxi via MyTaxi. Gli utenti Android e iOS avranno inoltre la possibilità di scaricare mappe offline, pianificare fermate intermedie e leggere le previsione del traffico per il percorso scelto.
BMW Connected
La nuova app di BMW (per Android e iOS ) è ora in grado di organizzare viaggi, tenendo conto degli appuntamenti memorizzati sullo smartphone e di avviare automaticamente la navigazione. Attraverso notizie Push, è in grado di ricordare puntualmente l’orario di partenza.
Logitech offre una soluzione che abbina supporto per lo smartphone e app, consentendo così di potere gestire i programmi durante la marcia