Il progetto di driverless car di Google ha il suo presidente, e si tratta di un uomo che ben conosce l’ambiente: John Krafcik lavora nel business da 25 anni, dal 2008 al 2013 è stato il presidente di Hyundai Motor America e prima ancora ha passato 14 anni come responsabile dello sviluppo presso Ford.
A partire da questo settembre 2015, dunque, Krafcik prenderà la guida delle auto robotiche di Google, una tecnologia, a suo dire , in grado di salvare “migliaia di vite, fornire a milioni di persone un maggiore livello di mobilità e liberare tutti noi da molte delle frustrazioni connesse alla guida”.
Le driverless car di Google diventano ogni giorno più importanti, per la corporation di Mountain View, ma per ora continuano a essere un progetto sperimentale gestito presso i laboratori di Google X piuttosto che una sussidiaria autonoma del contenitore Alphabet . Per quest’ultima evoluzione c’è sempre tempo, conferma un portavoce di Google.
Mettendo da parte le prospettive a lungo termine, è indubbio che Mountain View abbia intenzione di investire sempre più energie – economiche e aziendali – sulle auto robotiche: la produzione di massa è ancora di là da venire , e gli sforzi sono per ora tutti concentrati sullo sviluppo delle tecnologie di guida robotica installata sulle “poche centinaia” di modelli che Google ha intenzione di produrre direttamente.
Grazie anche agli sforzi di Google, in ogni caso, il mercato delle auto nel suo complesso è in pieno fermento e i produttori impegnati a installare componenti e tecnologie avanzate su berline, utilitarie e SUV sono oramai la maggioranza piuttosto che il contrario: Honda è al lavoro su un prototipo non lontano da San Francisco, BMW vuole trasformare i lunghi viaggi sulle autobahn tedesche in un’operazione del tutto automatica e Toyota registra brevetti sulle auto volanti dopo aver investito milioni sulle auto intelligenti con guidatore umano .
La discussione sulle auto robotiche si fa più complicata quando entra in gioco l’etica, e la presunta (quanto discutibile, vista la scia di sangue lasciata sulle strade ogni anno da guidatori imprudenti) superiorità del giudizio umano rispetto a quello di una macchina. Nella peggiore delle ipotesi, dovesse la driverless car di massa restare solo un sogno, tecnologie come i freni automatici in caso di emergenza dovrebbero diventare lo standard del prossimo futuro come già i colossi di settore hanno promesso alle autorità statunitensi.
Alfonso Maruccia