Ford ha annunciato di essersi messa all’opera per testare i suoi sistemi di guida automatizzati che fanno a meno del pilota umano in una delle condizioni atmosferiche più estreme: la neve.
Mentre mancano, dunque, ancora conferme circa le voci che volevano Ford collaborare con Mountain View per le auto senza pilota, la casa automobilistica accelera la sperimentazione portando la sua flotta automatizzata di Fusion sulle strade innevate del Michigan, a partire da quelle della finta città creata dall’Università del Michigan, Mcity.
La neve è ancora considerata uno degli ostacoli maggiori allo sviluppo dei nuovi sistemi completamente automatizzati: questo sopratutto per le difficoltà che crea ai normali sistemi di rilevamento utilizzati insieme al GPS, come i radar ed i LIDAR.
A tal proposito Ford afferma di star cercando di istruire i propri software ad rilevare informazioni tratte anche da riferimenti visibili del panorama circostante: come, insomma, fanno gli umani, con in più la possibilità di confrontare tali informazioni con le mappe ed i dati GPS.
Google, naturalmente, non vuole farsi superare nella sperimentazione di sistemi di guida su strada perfettamente autonomi: tra le milioni di miglia di guida su strade pubbliche accumulate dai suoi veicoli automatizzati, nel rapporto di dicembre afferma di aver registrato l’esperienza di guida in “condizioni di pioggia e neve”. Secondo una fonte, Google avrebbe spinto le proprie auto sulle strade montuose di Lake Tahoe, California.
Accanto alle due aziende in odore di partnership, d’altra parte, anche gli altri produttori interessati alle auto senza pilota non stanno a guardare: se intorno a Cupertino continuano ad addensarsi solo indiscrezioni, da ultimo aumentate dalla registrazione dei nuovi nomi a dominio Apple.car , Apple.cars e Apple.auto , Elon Musk ha annunciato che entro due anni i veicoli Tesla saranno in grado di guidare in piena autonomia da New York a Los Angeles e trovare i proprietari per andarli a prendere.
Nel frattempo, la compagnia ha rilasciato la versione 7.1 del suo software integrato alle automobili Tesla Model S: questo, accanto al miglioramento di varie funzioni già disponibili, brilla proprio nella funzionalità driverless. In particolare è stata introdotta, in beta, la funzione “summon” che permette alla vettura di uscire o entrare da parcheggi o garage e raggiungere il proprio autista se entro un raggio di 3 miglia.
Claudio Tamburrino