Autodesk aveva portato in tribunale Dassault Systemes Solidworks Corporation , accusata di aver utilizzato il nome dell’estensione dei file utilizzati dal suo programma AutoCad per pubblicizzare i suoi prodotti: un utilizzo illecito, secondo Autodesk, di una sigla equiparabile a un marchio distintivo. Ma il giudice non gli ha dato ragione.
Dassault ha rilasciato alcuni software compatibili con i file .dwg utilizzati da AutoCad, che aveva ricavato (in maniera perfettamente legale) attraverso reverse engineering. Tali prodotti, tuttavia, avevano nel nome anche la sigla “DWG”. E tale utilizzo dell’estensione del file secondo Autodesk avrebbe costituito un’infrazione della sua prorpietà intellettuale.
La Corte ha tuttavia respinto l’assunto della querelante, affermando che l’estensione di un file non possa rappresentare una tipologia di marchio e quindi non possa rientrare nella tutela accordata da tale forma di proprietà intellettuale. L’estensione, infatti, costituiscsce una funzionalità tecnica, in quanto tale non registrabile come marchio. Inoltre l’utilizzo di interoperabilità non costituisce una confusione per un consumatore, ma un modo per permettere ad un computer di riconoscere un file.
Per la verità prima di arrivare ad un processo le parti si erano accordate, e Dassault aveva riconosciuto che Autodesk ha legittimamente registrato il marchi DWG (in Canada): tuttavia è fatto salvo il suo utilizzo come funzione tecnica (è stata specificatamente richiesta dal giudice una dichiarazione a tal proposito) per garantire l’interoperabilità.
Claudio Tamburrino