Da oggi l’Italia è nuovamente in buona parte nella stretta della “zona rossa” in ottemperanza alle misure di contenimento dei contagi. Questa volta ha però un valore speciale perché, con buona probabilità, sarà l’ultima vera stretta generale: lo scopo è quello di abbassare la curva dei contagi, allentare la pressione sulle strutture ospedaliere e consentire alla campagna vaccinale di alzare il ritmo con il progressivo arrivo dei sieri già autorizzati dall’EMA.
Da oggi, dunque, molte regioni italiane saranno nuovamente costrette in casa e per ognuna è disponibile un download fondamentale: si tratta dell’autodichiarazione che consente di giustificare i propri spostamenti.
Come scaricare l’autodichiarazione
L’autodichiarazione per gli spostamenti in Italia può essere scaricata qui: PDF.
L’autodichiarazione per l’ingresso in Italia può essere scaricata qui: PDF.
Va ricordato come gli spostamenti siano vietati, tranne che per:
- comprovate esigenze lavorative
- motivi di salute
- altri motivi ammessi dalle vigenti normative (dicitura vaga per ottemperare tutte le sfumature che andranno delineandosi durante questa nuova fase di restrizioni)
Il PDF può essere compilato online prima di essere stampato. Non può essere conservato in forma digitale (benché in molti ne avessero fatta richiesta, questa operazione non è stata validata durante i mesi della pandemia) e va dunque consegnato in forma cartacea alle forze dell’ordine in caso di controlli sulle strade.
Tutto quel che c’è dietro un click
Dietro questo gesto, che per molti italiani equivale esclusivamente ad un click per scaricare e uno per stampare, c’è in realtà una selva di piccole competenze che vaste fette di popolazione non possiedono. I dati ISTAT lo hanno recentemente confermato: anche la semplice stampa di un PDF può diventare un ostacolo insormontabile per chi non possiede un pc, una connessione, una stampante e la nozionistica minima per saper cercare il giusto documento.
In questo contesto è inutile colpevolizzare quanti oggi stanno tentando di far rispettare le normative con un’autocertificazione (strumento utilizzato anche a livello europeo), chi tenta di divulgarla per via informatica o chi non ce la fa ad allinearsi: più semplicemente dietro questo semplice gesto si annidano tutti i ritardi cronici accumulati negli ultimi decenni. Ritardi che ora stiamo pagando tutti assieme. Il recupero nel 2020 è stato forte: molte più famiglie si sono dotate degli strumenti necessari, lo SPID è arrivato oltre i 10 milioni di cittadini ed il cashback sta portando sempre più famiglie verso i pagamenti cashless.
Mentre si clicca, val la pena pensare se attorno a noi ci siano persone che non hanno la capacità o la possibilità di fare quel click: anche qualche stampa in più può essere un gesto di solidarietà apprezzato.