Renault, Nissan, Aston Martin: case automobilistiche storiche che hanno deciso di puntare sulle auto elettriche. Dopo BMW, che ha lanciato un marchio appositamente dedicato alle vetture ecosostenibili, e Rolls Royce impegnata nel segmento di lusso, il settore della mobilità sostenibile segna l’ingresso di nuovi attori industriali.
La casa automibilistica francese ha sciolto le riserve su Twizy , veicolo elettrico prodotto in Spagna, il cui debutto sul mercato europeo è previsto verso la fine dell’anno . La versione più economica del miniveicolo Renault è fornita di un motore a 5 cavalli e di una velocità massima pari a 45Km/h . Il costo del modello base si aggira intorno ai 10mila dollari (circa 7200 euro) con l’aggiunta di 64 dollari (45 euro mensili) per l’affitto delle batterie.
Secondo alcune indiscrezioni, anche Aston Martin starebbe lavorando alla city car elettrica , denominata Cygnet. Quest’ultima non dovrebbe essere commercializzata prima del 2013, esattamente due anni dopo il debutto della nuova Cygnet, prima utilitaria dell’azienda inglese che è conosciuta al grande pubblico per le sue supercar.
Renault, inoltre, è stata protagonista , insieme a Nissan, del Challenge Bibendum che ha preso il via il 18 maggio a Berlino. Creata e sponsorizzata da Michelin, la manifetsazione, giunta quest’anno all’undicesima edizione, è dedicata al futuro della mobilità sostenibile .
Tra gli avvenimenti di punta, è da sottolineare la sfilata della Nissan LEAF e Renault Fluence Z.E. a siglare l’alleanza tra Francia e Giappone in fatto di automobili ecologiche. Secondo Thierry Koskas, direttore del programma veicoli elettrici di Renault, Renault Fluence Z.E. e Nissan LEAF concretizzano totalmente l’immagine di un’autovettura che sia sicura, pulita e connessa. Le due aziende hanno, inoltre, sottoscritto più di 90 partnership con governi , amministrazioni locali o altre aziende nel mondo intero, affinché siano predisposti gli incentivi e le infrastrutture necessari all’adozione di questo tipo di veicoli.
L’iniziativa di Michelin si rivolge al futuro, a quando case automobilistiche e aziende di accessori si ritroveranno a dover fare i conti con il doppio delle auto in circolazione . Questo costringerà i produttori a impegnarsi per la tutela dell’ambiente costruendo veicoli in grado di ridurre il consumo di carburante e garantendo le migliori prestazioni per quanto riguarda sicurezza e durata.
Tra le novità verdi in mostra a Berlino vi è il SAM EV II, sviluppato dall’azienda tedesca Elemo. Trattasi di un mezzo con compiti molto simili a un ciclomotore, utile per gli spostamenti urbani, ma più sicuro del classico dueruote grazie all’abitacolo avvolgente. Con la batteria agli ioni di litio è in grado di arrivare fino a 90 Km/h, il tutto a un prezzo compreso tra 1,60 e i 2 euro ogni 100 Km.
Ultima nota che emerge dal Bibendum 2011 è l’arretratezza dell’Italia . A parte alcuni progetti, come E-Mobility di Smart/Enel ed E-Moving di Renault/A2A, il nostro Paese sembra ancorato al passato. Non è un caso che quasi tutti i responsabili delle aziende di veicoli (siano essi biciclette o auto) interpellati hanno dichiarato la disponibilità dei loro prodotti per i Paesi del Nord Europa, ma non per la Penisola. Il motivo? La carenza della rete di distribuzione di energia e di idrogeno e la “cultura” ancora poco “verde”.
E se Chellenge Bibendum segna un certo affanno per il Belpaese per quanto riguarda l’impegno nel settore ecosostenibile, lo stesso non si può dire per la Germania, che ha aggiunto 1 miliardo di dollari all’ammontare previsto per la ricerca e lo sviluppo nel campo delle auto elettriche . A Berlino, dunque, il premio come capitale del veicolo elettrico.
Cristina Sciannamblo