Jefferson City (USA) – L’ infomobility , ovvero la gestione intelligente dei processi e delle informazioni riguardanti la mobilità, viene presa alla lettera dal Missouri Department of Transportation americano. I suoi funzionari hanno infatti annunciato l’avvio dell’implementazione di un nuovo sistema che permetterà il monitoraggio costante della viabilità stradale , facendo affidamento sul roaming mobile .
Migliaia di utenze telefoniche saranno mappate su una cartina virtuale che coprirà le 5.500 miglia della rete stradale. In pratica il controllo del traffico invece di affidarsi alle tecnologie tradizionali, come telecamere, sensori integrati nell’asfalto e scanner, sfrutterà i collegamenti, alla rete mobile, dei cellulari degli automobilisti. Un terminale acceso, com’è noto, emette e riceve costantemente un segnale dalle centraline distribuite sul territorio. Normalmente questo genere di informazione rimane secretata – e quindi non è divulgabile – all’interno dei mega-elaboratori degli operatori di telefonia mobile. Solo gli ufficiali inquirenti, con un mandato del giudice, possono fare richiesta dei tabulati. Ora, in nome della viabilità, questa prassi verrà ribaltata: l’ente dei trasporti del Missouri non solo traccerà gli spostamenti degli automobilisti, ma in relazione al traffico potrà spedire SMS di aggiornamento sull’andamento del flusso .
I dirigenti del Department hanno dichiarato che i dati raccolti manterranno l’anonimato dei singoli utenti/automobilisti e che non sarà possibile tracciare gli spostamenti di singole persone. In pratica, disporranno di mappe elettroniche che visualizzeranno tanti ipotetici “pallini” in movimento, ma non potranno sapere a quali cittadini o mezzi specifici facciano riferimento . “Anche se anonimo, rimane un sistema inquietante; sono preoccupato perché mostra l’andamento del traffico utilizzando una tecnologia che traccia gli spostamenti delle persone”, ha dichiarato Daniel Solove, docente di diritto per la privacy presso George Washington University .
Questo tipo di soluzione è già utilizzata dall’ente trasporti di Baltimora , ma non per divulgare informazioni sul traffico al pubblico. Allo stesso tempo stanno per essere completati progetti analoghi presso Norfolk e lungo l’Interstate 75 fra Atlanta e Macon, ma sempre senza arrivare a livelli di sofisticazione come in Missouri.
Secondo Richard Mudge, vice presidente della Delcan Corp. , la società canadese che ha vinto l’appalto, si tratterà del più grande sistema di tracking mobile del mondo nel settore dei trasporti. Il contratto sarà siglato nelle prossime settimane; l’implementazione del sistema dovrebbe completarsi entro la prossima primavera. L’operatore mobile coinvolto non è ancora stato comunicato ma, secondo indiscrezioni, potrebbe trattarsi di Cingular Wireless , già partner in passato di Delcan.
Gli esperti del settore concordano sui conseguenti benefici economici : non vi sarà bisogno di costruire infrastrutture particolari nelle sedi stradali – come avviene per gli attuali sistemi di controllo per il traffico. Inoltre, il monitoraggio sarà ad ampio raggio e non limitato solo ad alcuni tratti della rete viaria.
“Quasi tutti hanno un cellulare, quindi si dispone potenzialmente di un incredibile numero di dati che può essere facilmente veicolato, anche per aggiornare la cartellonistica elettronica”, ha aggiunto Valerie Briggs, program manager presso American Association of State Highway and Transportation Officials .
Delcan su un sito dimostrativo ha presentato alle autorità il tipo di mappa che verrà adottata. Varie gradazioni di verde, giallo e rosso evidenzieranno il livello di congestione e la velocità di scorrimento attraverso la rete stradale. Il programma pilota è stato completato la scorsa primavera: non si sarebbero verificati problemi di sorta nel controllo di circa 1.000 miglia di strada.
Pete Rahn, direttore del Missouri Department of Transportation, vorrebbe far implementare un sito – simile a quello del progetto pilota – accessibile ai normali automobilisti. In modo che sia possibile pianificare viaggi disponendo di tempi probabili di percorrenza correlati alle informazioni reali del traffico. Anche il settore privato sembra essere interessato, tanto più che non si esclude l’implementazione di servizi aggiuntivi.
“Spenderemo meno di 3 milioni di dollari, ma per esserne sicuri bisognerà aspettare di completare gli ultimi dettagli del contratto”, ha spiegato Rahn. L’intero progetto, comunque costerà circa 5,6 milioni di dollari , secondo Mike Zezeski, direttore del sistema di controllo del traffico presso Maryland Department of Transportation : i finanziamenti privati conteranno per più del 40%.
Cifre che non sono assolutamente paragonabili all’investimento degli ultimi anni nella Baia di San Francisco, dove ben 35 milioni di dollari sono stati utilizzati per implementare un sistema di controllo del traffico “tradizionale”. Basato su scanner, soluzioni software, siti Web aggiornati in tempo reale e call center.
“Ci sentiamo al sicuro sotto il punto di vista della protezione della privacy, monitorando i caselli; sfruttando i cellulari non sarebbe possibile”, ha dichiarato Randy Rentschler, portavoce della Metropolitan Transportation Commission di San Francisco. Sulla costa occidentale, infatti, gli scanner integrati nei caselli registrano “anonimamente” i flussi. Allo stesso tempo sono stati distribuiti ben 250.000 contenitori metallici agli automobilisti dotati di “tele-pass”, per prevenire eventuali controlli pirata sui tratti stradali.
La storica associazione per i diritti civili Electronic Privacy Information Center ( EPIC ), comunque, ha già suggerito al Missouri Department of Transportation di attivare un servizio informativo che – magari con SMS – avverta gli automobilisti del monitoraggio stradale. Esperti dei diritti di privacy, però, sostengono che questa soluzione non sia sufficiente, dato che il servizio potrebbe essere sviluppato ulteriormente, ad esempio per supportare “incostituzionalmente” il lavoro delle forze di polizia. “Potrebbero iniziare dicendo che vogliono informarci sul traffico e poi domani utilizzare i dati raccolti per altri scopi”, ha dichiarato Lillie Coney, direttore associato EPIC.
Dario d’Elia