Rinascere ancora una volta, come già fatto in passato: dopo aver ceduto i cellulari e gli smartphone a Microsoft, Nokia ora prova a farsi strada (è il caso di dirlo) nel settore delle cosiddette “auto intelligenti”. La sua divisione che si occupa di investimenti, Nokia Growth Partners, ha annunciato la creazione di un fondo da 100 milioni di dollari proprio per contribuire allo sviluppo di tecnologia legata all’ automotive : un settore scelto non a caso , visto che tra i gioielli della corona rimasti nel forziere ci sono le mappe di HERE.
Liberatasi di quello che era diventato a tutti gli effetti un business ingombrante, schiacciato dalla concorrenza senza esclusione di colpi di nuovi giganti del settore come Apple e Samsung, Nokia è libera di tentare nuove avventure: la relativa salute di cui gode il suo sistema di mappe deve aver convinto il management che si trattasse di un argomento interessante da esplorare, e la scelta di investire in iniziative legate alla “connected car” è un chiaro tentativo di sviluppare un nuovo ramo di business parallelo all’attuale.
L’ idea che dopo i cellulari, le automobili possano diventare intelligenti non è d’altronde campata in aria: sono anni che i grandi marchi del settore propongono sistemi di bordo sempre più sofisticati, capaci di leggere i segnali, parcheggiare l’auto, avvisare in caso di cali di attenzione o colpi di sonno. Poi c’è anche Google che sta sperimentando automobili in grado di guidarsi da sole, e ancora Google e pure Apple stanno lavorando alla creazione di sistemi di intrattenimento di bordo basati su Android e iOS. Nokia ha già in casa un’enorme mole di informazioni ottenuta tramite le mappe HERE, ha la competenza per valutare e collaborare allo sviluppo di hardware e software: dunque, perché non provarci?
“I veicoli diverranno la prossima piattaforma ad alto tasso tecnologico, analogamente a quanto successo ai telefoni e ai tablet” ha spiegato Paul Asel, uno dei dirigenti di Nokia Growth Partners. Ora la consociata di Espoo inizierà a distribuire assegni da 5 a 15 milioni di dollari ciascuno, per aiutare aziende che hanno già sviluppato soluzioni interessanti ad espandere il proprio giro d’affari e garantire un adeguato ritorno dell’investimento al finanziatore. Nel prossimo futuro, in ogni caso, potrebbe capitare di acquistare un’automobile con a bordo un sistema di infotainment marchiato Nokia.
Luca Annunziata