Autoricariche fai-da-te in rapida ascesa

Autoricariche fai-da-te in rapida ascesa

L'italica arte di arrangiarsi ha trovato applicazione nelle procedure di autoricarica scoperte dagli utenti di telefonia mobile, che affermano di riuscire con poca spesa ad ottenere ricariche telefoniche di valori elevatissimi
L'italica arte di arrangiarsi ha trovato applicazione nelle procedure di autoricarica scoperte dagli utenti di telefonia mobile, che affermano di riuscire con poca spesa ad ottenere ricariche telefoniche di valori elevatissimi


Roma – Esistono utenti di telefonia mobile che sembrano aver scoperto il moltiplicatore monetario. Non si tratta, però, di un concetto di macroeconomia, bensì di un insieme di tecniche che consente agli utenti di ricevere autoricariche di valore “cospicuo” per il credito della SIM. Ossia di ricavare di più (a volte molto di più) di quanto effettivamente speso.

Anche ad alcuni lettori di Punto Informatico dev’essere giunta una pulce nell’orecchio , al riguardo. E non solo perché gli operatori si prodigano in campagne pubblicitarie con slogan come “gratis” e “per sempre”, generando negli utenti aspettative di gratuità o regalie varie. Il tutto nasce dalle offerte che prospettano profili tariffari con autoricarica, che consentono agli utenti che vi aderiscono di ottenere un piccolo bonus in ragione delle chiamate ricevute (anche SMS). Come SuperTuaPiù di TRE (10 centesimi di autoricarica per ogni minuto di chiamate ricevute da rete fissa e da rete di altri operatori mobili, 4 centesimi per ogni SMS ricevuto da rete fissa e da rete di altri operatori mobili, nonché per ogni VideoMessaggio/MMS ricevuto da rete di altri operatori mobili).

In rete ci sono utenti che raccontano di risultati fantascientifici e cifre astronomiche: in soldoni (è il caso di dirlo), vantano ricariche elevatissime, l’ordine di grandezza a volte è di migliaia di euro.

Bonus ottenuti sfruttando in modo chirurgico piani tariffari e promozioni di alcuni operatori. La scheda dell’offerta Tutto Relax di TIM , valida fino ad oggi, ad esempio, recita: “Attivando Tutto Relax, potrai chiamare tutti i numeri mobili e fissi a zero centesimi di euro al minuto (…), inviare gratis SMS a tutti (…)”. A queste condizioni se ne aggiungono altre, che non sono di fatto gratuite: il canone mensile, addebitato su carta di credito, ammonta a 49 euro. Ma già da qui possono arrivare fonti di autoricarica per utenti di tutti gli operatori mobili. Altri operatori di telefonia fissa prevedono pacchetti di traffico “gratuito” verso reti mobili.

Perciò non manca chi si organizza per ottimizzare il beneficio ottenibile da queste offerte. Esistono addirittura gruppi o consorzi di acquisto: persone che aderiscono ad una delle offerte che prevedono agevolazioni sul traffico generato, come utente solitario, per consentire a tutti i membri del gruppo di massimizzare il rendimento dell’offerta. Ma c’è chi osa di più e vende, su eBay , il proprio know-how sull’argomento, ossia mettendo all’asta, o vendendo a pochi euro, procedure scritte che descrivono le possibilità di lucro.

Sul sito della casa d’aste virtuale, infatti, ci si può imbattere in inserzioni di questo tenore: “CD contenente una raccolta di informazioni per ricaricare la tua USIM SupertuaPiù – Ho raccolto diversi metodi per ricaricare la tua scheda TRE Supertua più, inutile descrivere i vantaggi di avere un metodo anzichè una ricarica… Io ne ho raccolti diversi, sicuramente troverai quello più adatto alle tue esigenze. Incluse le configurazioni SMS Splitter + In regalo una lista di grossisti italiani e non”.

Ma c’è anche chi ha già fatto il “lavoro sporco” (approvvigionamento SIM, più autoricariche a profusione) e mette in vendita, a 300 euro, la “SIM della TRE
con la fantastica tariffa SuperTuaPiù e 1385 euro di credito reale “. Con un’avvertenza in più: “Questa scheda è utilizzabile in qualsiasi cellulare UMTS che non sia SIM-lock”.

La fame di ricarica ha rovinato più di una persona: la cronaca ci racconta di persone che si “autoricaricano” dall’ufficio , a spese del datore di lavoro (per poi pagarne le spese rimettendoci l’impiego e il candore della fedina penale). Ma questi sono i casi che sforano nell’illecito. Per non farsi sfuggire di mano la situazione, un operatore deve pensare a come tutelarsi. TIM ci ha già pensato, dal momento che ha pianificato l’introduzione di un tetto massimo di SMS proprio per gli utenti che generano un corposo traffico di messaggi “autoricaricanti” verso numeri dell’operatore TRE.

L’impressione, guardando le aste su eBay, è che la cosa rischi di sfuggire di mano ai carrier: una rivincita per gli utenti che si ritengono spesso tartassati da tariffe eccessive?

Dario Bonacina

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Pubblicato il
28 feb 2006
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