Scatta il cashback sulle Autostrade della rete ASPI. L’iniziativa giunge a rimorchio delle troppe evidenti lacune che la Rete ha manifestato in questi mesi, soprattutto su alcune tratte dove l’esodo estivo è stato ostacolato da lunghe corsie uniche e ampi tratti costellati di cantieri. Lavori non eseguiti durante i mesi dell’isolamento hanno iniziato ad essere aperti quando gli spostamenti sono finalmente ricominciati e questo ha coinciso con lunghe code e forti disagi.
Cashback in autostrada, ecco come
Il cashback sarà un meccanismo integrato con il pagamento del pedaggio ed è pensato per restituire ai viaggiatori parte del costo di percorrenza qualora i ritardi accumulati diventino eccessivamente elevati rispetto ai tempi di percorrenza tradizionale. Ancora non sono chiari i termini di questa computazione, ossia come avverrà il calcolo dei rallentamenti (calibrati non sul singolo, ma sulla flotta dei veicoli in auto in un dato tratto stradale e in un dato momento della giornata) ed in che modo saranno proporzionali al cashback.
Il cashback sarà erogato esclusivamente in caso di ritardi generati da cantieri per lavori sulla rete di Autostrade per l’Italia che influiscono sulla regolarità dei transiti a causa della riduzione delle corsie originariamente disponibili (esclusa la corsia di emergenza) e potrà essere riconosciuto già per itinerari brevi, a partire da 15 minuti di ritardo, consentendo l’accesso a rimborsi dal 25% al 100% del pedaggio, sulla base del tempo effettivo di viaggio e sulla lunghezza del percorso effettuato.
Come richiedere il cashback
I viaggiatori che già utilizzano Telepass (62%) o carte di credito (23%) per pagare la tratta al casello, non dovranno fare altro se non seguire le semplici indicazioni fornite per l’uso dell’app Free to X – disponibile su iOS e Google Play:
Chi ha sistemi di telepedaggio, potrà inserire i riferimenti relativi al dispositivo prescelto per ricevere in automatico la notifica del cashback, limitandosi alla conferma dell’itinerario. A chi utilizza contanti o carte, per richiedere il rimborso sarà sufficiente inviare la fotografia – tramite app – della ricevuta di pagamento, ritirata al casello di uscita.
Coloro i quali pagano invece ancora in contanti (15%), dovranno dotarsi dell’app e fare richiesta di rimborso seguendo le istruzioni ivi riportate. Quest’ultima procedura è chiaramente più difficoltosa, elemento che potrà suggerire ulteriormente il passaggio a pagamenti cashless anche in questo ambito. La restituzione della cifra potrà arrivare, nei casi più clamorosi di disagio, anche al 100% della quota pagata.
Il sistema entrerà a regime a partire dal 2022, quando il cashback diventerà un elemento di fatto sulle Autostrade. Il progetto diventa infatti tassello complementare del piano di investimenti sulla rete autostradale, ove sono stati pianificati oltre 20 miliardi di interventi e dove i cantieri potrebbero diventare un onere indiretto aggiuntivo a carico dei viaggiatori. Con questa misura si conta di riequilibrare le parti, offrendo ristoro nei casi in cui il cantiere sia all’origine di possibili problemi sulla percorrenza.
Non rientrano nell’iniziativa i ritardi non legati alle attività del concessionario, di natura imprevedibile come: traffico intenso, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione non connessa al piano di lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture autostradali.
Free to X, peraltro, è una piattaforma che guarda oltre il solo cashback e il video promozionale di accompagnamento lascia chiaramente intendere che i servizi erogati saranno ben di più:
Colonnine di ricarica, tempi di percorrenza, traffico, cantieri e molto altro ancora. Da oggi, anche il cashback.