Per evitare la visualizzazione del famoso “cookie banner” è possibile utilizzare specifiche estensioni. Una delle più popolari è I don’t care about cookies, disponibile per Chrome, Firefox, Edge, Opera e Pale Moon. Lo sviluppatore Daniel Kladnik ha comunicato che l’add-on è stato acquisito da Avast. La notizia ha scatenato le proteste di molti utenti, in quanto la software house di Praga non rispetterebbe la privacy.
Gli utenti si scagliano contro Avast
La cosiddetta “cookie law” obbliga i siti web a chiedere il consenso per il tracciamento tramite cookie. Alla prima visita del sito, gli utenti vedono un banner o pop-up con i pulsanti Accetta, Rifiuta e simili, oltre al link all’informativa sulla privacy. L’estensione I don’t care about cookies nasconde banner e pop-up, accettando automaticamente solo i cookie necessari. Per questo motivo era diventata una delle più utilizzate, ricevendo numerose recensioni positive e donazioni.
I complimenti si sono trasformati in proteste, quando lo sviluppatore ha annunciato l’acquisizione dell’add-on da parte di Avast (da pochi giorni “sposata” con NortonLifeLock). Su Twitter, Facebook e le pagine dell’estensione per i vari browser (ad esempio, Chrome e Firefox) sono iniziate ad apparire recensioni negative.
Molti utenti accusano lo sviluppatore di aver venduto l’estensione ad un’azienda che non rispetta la privacy. Avast è stata infatti protagonista di alcuni “incidenti”. Il caso più eclatante riguarda la sussidiaria Jumpshot (successivamente chiusa) che vendeva a terze parti i dati raccolti dagli antivirus della software house.
Mozilla e Google hanno invece rimosso l’estensione Avast Online Security dai rispetti store in quanto registrava la cronologia di navigazione. Un problema di sicurezza si è infine verificato con CCleaner. Qualcuno aveva nascosto un malware nell’aggiornamento del tool presente sui server di Avast. Ovviamente l’acquisizione dell’estensione non significa che inizierà nuovamente la raccolta dei dati attraverso il browser.