Non tutte le minacce informatiche sono uguali. Alcune scompaiono in breve tempo sotto i colpi degli antivirus e dei sistemi di protezione, altre evolvono prendendo nuove forme e acquisendo nuovi poteri. In quest’ultima categoria rientra a pieno titolo Emotet. Il nome è già ben noto a chi segue l’ambito della cybersecurity. Le ultime notizie in merito arrivano da Avast, che mette a disposizione strumenti come Premium Security utili a tenere malware e altri pericoli lontani dai propri computer e dispositivi.
L’analisi di Avast sull’evoluzione di Emotet
Individuata per la prima volta nell’ormai lontano 2014 e più volte già debellata, la piaga è tornata a far parlare di sé negli ultimi mesi. Ha preso di mira anche l’Italia. Stando all’analisi condotta, ora è diventata una Botnet-as-a-Service, messa a punto con finalità di monetizzazione. Una vera e propria piattaforma offerta ai cybercriminali, utile per distribuire codice maligno o attuare campagne malevole di ogni tipo.
Il metodo impiegato per infettare i terminali è sempre lo stesso, attraverso phishing e allegati corrotti (molto spesso file Excel) inviati nelle caselle email delle potenziali vittime. Stando a quanto registrato dalla software house, nel mese di marzo i tentativi di compromissione da parte di Emotet sono aumentati in modo significativo, soprattutto nella prima e nella terza settimana del mese. A essere preso di mira è questa volta soprattutto il Giappone, ma come abbiamo già ricordato, anche il nostro paese è nel mirino.
Per mettersi al sicuro da questa e altre minacce informatiche è necessario anzitutto prestare sempre attenzione quando si ha a che fare con documenti e contenuti ricevuti da fonti sospette. Un solo click distratto può costare molto caro. Fortunatamente, affidandosi a una soluzione antivirus avanzata come Avast Premium Security, consente di poter contare su una tecnologia in grado di bloccare automaticamente l’attacco non appena individuato. Impedire che un malware possa entrare nel proprio sistema è di cruciale importanza sia in ambito professionale sia per gli utenti consumer. Garantire la tutela di privacy (e portafogli) è una priorità.