Affiancare gli utenti nell’opposizione a quella che rappresenta al momento una delle minacce informatiche più subdole e pericolose, i ransomware: con questa finalità Avast annuncia l’inclusione della nuova funzionalità Remote Access Shield per Premium Security e il debutto di Ransomware Shield (già vista proprio in Premium Security) nel popolare Free Antivirus.
Remote Access Shield per Avast Premium Security
Una scelta maturata dalla consapevolezza che negli ultimi anni è aumentato il volume gli attacchi progettati per sfruttare il protocollo RDP (Remote Desktop Protocol), utilizzato quotidianamente da milioni di persone, proprio per attivare l’azione dei ransomware. Così facendo i cybercriminali mettono sotto scacco le informazioni delle loro vittime chiedendo poi il pagamento di un riscatto per riabilitarne l’accesso.
Remote Access Shield, disponibile su Avast Premium Security dalla versione 20.5, permette agli utenti di definire quali indirizzi o intervalli IP specifici possono accedere al computer, bloccando tutti gli altri (e per impostazione predefinita tutti quelli che non sembrano legittimi). Ferma inoltre gli attacchi brute force che hanno come fine quello di violare le credenziali del computer protetto oltre alle connessioni che fanno leva su exploit noti.
Come scritto in apertura anche il Free Antivirus della software house si arricchisce di un livello di protezione aggiuntivo contro la minaccia ransomware, impedendo a programmi ed eseguibili non attendibili di modificare, eliminare o crittografare i file. La funzionalità tutela immagini, documenti e altre specificate dall’utente.
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