In un Mobile World Congress pressoché monopolizzato dal 5G e da form factor inediti come quelli basati sui display pieghevoli, c’è chi alla kermesse di Barcellona ha portato nuovi dispositivi destinati alla connettività in ambito domestico: è il caso di AVM e delle new entry del catalogo FRITZ.
MWC 2019: intervista ad Andrea Belardinelli di AVM
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea Belardinelli, Account Manager Provider del gruppo, per capire se il produttore ha già messo in cantiere iniziative legate al 5G e quali sono le novità proposte a livello consumer per le reti Mesh. Abbiamo inoltre toccato un tema caldo e delicato per il nostro paese: il modem libero.
- Gli italiani e le reti Mesh
- L’arrivo del 5G e il futuro del WiFi
- I progetti di AVM per il 5G
- Le new entry del catalogo FRITZ
- AVM per IoT e smart home
- Modem libero
La ricerca appena pubblicata da AVM afferma che quasi un italiano su tre sa cosa sia una rete Mesh. Questo però significa che, al tempo stesso, almeno due su tre non lo sanno. Come possiamo sintetizzare loro cos’è una rete Mesh e quali vantaggi offre? ↑
È vero, quasi un italiano su tre sa cosa sia una rete Mesh. Ed è già un buon risultato, a differenza di quanto si potrebbe pensare. Tutti però sanno che oggi c’è la necessità di una rete WiFi stabile e con una copertura ottimale. Per spiegarlo agli altri due possiamo semplicemente dire che torna utile all’interno di un’abitazione dove la copertura di un modem non è sufficiente a raggiungere ogni angolo: è possibile porvi rimedio con dei ripetitori o dei powerline wireless collocati nella giusta posizione e configurabili attraverso la semplice pressione di un pulsante. Così, nel nostro caso, il modem FRITZ!Box fa da master per tutta la rete e i ripetitori ne ampliano la portata. In questo modo, spostandomi con il mio dispositivo, ad esempio uno smartphone, aggancio di volta in volta il punto d’accesso wireless che mi garantisce la migliore performance e la migliore stabilità.
Ci troviamo al Mobile World Congress e la domanda è d’obbligo, considerando il filo conduttore dell’edizione 2019: l’arrivo del 5G spazzerà via le altre tecnologie legate alla connettività, compresa quella WiFi? ↑
No. Parliamo di 5G ormai da molto e solo quest’anno vediamo i primi device compatibili. Inoltre, non abbiamo ancora reti 5G estese e operative in alcuna parte del mondo, senza contare che in diversi territori le frequenze che saranno utilizzate per i network di prossima generazione sono ancora sfruttate da altre tipologie di servizi, compreso il digitale terrestre nel nostro caso, e che in tanti paesi non sono ancora nemmeno stati organizzati i bandi per l’assegnazione. Da questo punto di vista in Italia siamo molto avanti.
Il 5G sarà sfruttato soprattutto per coperture outdoor e, in ogni caso, il controllo che si può esercitare sul proprio modem, installato all’interno della propria rete, è diverso da quanto è permesso portando un pezzo del network di un operatore in casa.
Restando in tema, il comunicato in cui annunciate i nuovi prodotti AVM fa riferimento a progetti in cantiere legati al 5G. Di cosa si tratta? ↑
Stiamo valutando i modem e i chipset che stanno debuttando sul mercato. AVM è da sempre attenta a quanto accade nel mondo della connettività e più avanti, quando ci sarà una copertura ottimale dell’infrastruttura, arriveremo. Quando sarà il momento giusto.
Quali nuovi prodotti state lanciando? ↑
Tornando al discorso legato alle reti Mesh, qui al Mobile World Congress abbiamo rinnovato completamente la gamma dei ripetitori. Partendo dal modello base che è diventato un 4×4 da 600 Mbit/s chiamato FRITZ!Repeater 600, passando dal 1200 che lavora simultaneamente sulle bande 2,4 e 5 GHz con una porta Gigabit per fungere da access point o per fornire connettività a un apparato non wireless, fino al 2400 che è un 4×4 dual band con 600 Mbit/s e 1.733 Mbit/s su 5 GHz sempre con porta Gigabit. Senza dimenticare il top di gamma presentato a IFA e ora entrato in produzione: il 3000 che offre addirittura tre bande simultanee, una delle quali dedicata alla comunicazione con il modem, un 4×4 con due bande simultanee 2×2.
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Guardandomi in giro nello stand AVM vedo dispositivi come le prese intelligenti: come si muove il gruppo nei territori di IoT e smart home? ↑
Stiamo valutando di introdurre novità indirizzate alla smart home, in particolare legate a DECT, essendo la tecnologia alla base dell’interazione dei FRITZ!Box con cordless e prese intelligenti. I produttori hanno già familiarità con questo sistema, diventato uno standard internazionale e ben collaudato, soprattutto per quanto riguarda i cordless. Presenta vantaggi come un consumo energetico molto ridotto, grazie al protocollo DECT ULE, Ultra Low Energy.
Solitamente, i problemi legati all’integrazione dei dispositivi per la smart home installati dopo aver costruito l’edificio sono legati proprio alla necessità di alimentarli e alle modalità di comunicazione. Se si basano su WiFi, consumano molto, mentre con DECT questo non accade. Ovviamente, su DECT non è possibile trasmettere un video per questioni di banda, ma per un sensore di temperatura o di prossimità è l’ideale.
La mia ultima domanda è relativa a un tema caldo in Italia, in questo momento: il modem libero, la possibilità di scegliere l’apparato attraverso il quale connettersi alla rete. La delibera AGCOM c’è, ma forse ancora non tutti ne sono a conoscenza. AVM ha preso iniziative in questo senso? E gli operatori? Pensi che gli utenti ne siano al corrente? ↑
Noi già disponiamo di prodotti compatibili con ogni tecnologia: il top di gamma può essere utilizzato con linee che vanno dall’ADSL alla FTTH da 1 Gbps. AVM è già pronta. Gli operatori si stanno attivando, chi più e chi meno rapidamente. Qualcuno ancora non si è adeguato in tutto e per tutto, ma stiamo finalmente vedendo che alcuni hanno adottato le misure previste dalla delibera permettendo ai propri clienti di utilizzare un FRITZ!Box o altri modem. Fortunatamente gli operatori principali già si sono mossi per consentirlo.