L’intelligenza artificiale fa spesso discutere per i suoi costi energetici e il suo impatto ambientale. Ma se fosse proprio l’AI la chiave per rendere il mondo hi-tech più sostenibile? È la scommessa di Amazon Web Services (AWS) e Orbital Materials, che hanno stretto una partnership per sviluppare tecnologie e materiali a basso impatto di carbonio.
AWS svilupperà materiali con l’AI per ridurre le emissioni di carbonio e ottimizzare il consumo di acqua
Orbital Materials porta in dote il suo asso nella manica: l’intelligenza artificiale generativa. L’AI, infatti, permetterà di accelerare il processo di scoperta e sviluppo di nuovi materiali. Il primo frutto di questo approccio? Una tecnologia proprietaria per la cattura del carbonio, che in pochi mesi ha migliorato le sue prestazioni di ben 10 volte. Un balzo in avanti che con i metodi tradizionali avrebbe richiesto anni di lavoro.
L’AI di Orbital Materials sbarca su AWS
Ma non finisce qui. Grazie all’accordo con Amazon, l’intelligenza artificiale “Orb” di Orbital Materials sarà disponibile sulla piattaforma AWS, attraverso i servizi SageMaker JumpStart e AWS Marketplace. Una prima assoluta che permetterà ai clienti di AWS di accelerare lo sviluppo di materiali avanzati e tecnologie come batterie e semiconduttori.
Orbital Materials potrà anche sfruttare tutta la potenza di calcolo di AWS, inclusi i chip custom Trainium, per addestrare e affinare i suoi modelli di AI in modo ancora più efficiente ed economico.
Un patto per il pianeta (e il nostro bene)
Insomma, quella tra AWS e Orbital Materials non è una semplice partnership commerciale. È un patto per mettere l’intelligenza artificiale al servizio dell’ambiente, per rendere i data center di Amazon (e non solo) più green e sostenibili. Sicuramente la strada è ancora lunga. Ma come recita il vecchio adagio mai demodé: “L’unione fa la forza“. Questa collaborazione dimostra che l’AI non è solo un problema per l’ambiente, ma può essere parte della soluzione.