Amazon, o per meglio dire Amazon Web Services, continua a sfornare dispositivi smart e a strizzare l’occhio al mondo della programmazione .
A soli due mesi dalla presentazione dei nuovi dispositivi dell’ecosistema Echo (Echo Plus, Echo Connect, Echo Spot) e il nuovo All-New Fire TV, ecco che la famiglia di prodotti e servizi si allarga ulteriormente con la nuova videocamera AWS DeepLens . Il design in apparenza bizzarro cela in realtà un cuore del tutto inedito. Si tratta infatti della prima videocamera al mondo abilitata al deep-learning e completamente programmabile . Ma non è tutto, perché Amazon ha pensato di soddisfare gli sviluppatori e data scientist più esigenti con AWS SageMaker , un servizio completamente fruibile da professionisti capace di costruire, testare, sviluppare e gestire modelli di machine learning personalizzati. Questi sono solo due dei prodotti che hanno fatto parlare di sé all’evento AWS re:Invent 2017 che si concluderà oggi 1 dicembre. Ma in casa Amazon le cose che bollono in pentola sono veramente una miriade.
Nel presentare SageMaker, Amazon parte dall’assunto che: “oggi, implementare il machine learning è complesso, comporta una grande quantità di tentativi ed errori e richiede competenze specializzate. Gli sviluppatori e i data scientist devono prima visualizzare, trasformare e pre-elaborare i dati per ottenere un formato che un algoritmo può utilizzare per addestrare un modello”. Amazon SageMaker a questo punto “semplifica la creazione di modelli e la formazione fornendo blocchi di sviluppo precostituiti, algoritmi di machine learning ottimizzati per set di dati su petabyte e inoltre l’ottimizzazione automatica dei modelli”. Senza contare che il processo di formazione, il provisioning e la gestione automatica dell’infrastruttura per formare entrambi i modelli e fare previsioni viene nettamente semplificato.
“Vogliamo che tutti gli sviluppatori siano in grado di utilizzare l’apprendimento automatico in modo molto più esteso e con successo, indipendentemente dal loro livello di abilità. Amazon SageMaker rimuove gran parte della complessità consentendo agli sviluppatori di iniziare facilmente e diventare competenti nella costruzione, formazione e distribuzione di modelli”. Con questo obiettivo dichiarato, AWS spalanca le porte del machine learning a tutti gli sviluppatori, anche quelli meno formati.
Tornando al prodotto, tra i suoi punti di forza si trovano: possibilità di visualizzare dati salvati in servizi di storage Amazon (Amazon S3), trasformarli utilizzando tutte le library, framework e interfacce più popolari; garanzia di personalizzazione che porta ad ottenere velocità di dieci volte superiori all’utilizzo di implementazioni standard; perfezionamento dei modelli profondo e con elevate capacità di predizione; possibilità di lanciare istanze e sviluppare modelli in maniera sicura sfruttando anche la possibilità di condurre test a/b in maniera agevole.
AWS DeepLens offre invece agli sviluppatori la possibilità di mettere mano su una videocamera HD con elaborazione su scheda in grado di eseguire in tempo reale sofisticati modelli di computer vision di apprendimento approfondito. L’hardware progettato su misura, in grado di eseguire oltre 100 miliardi di operazioni di apprendimento approfondito al secondo, include progetti di esempio, codice di esempio e modelli pre-formati in modo che anche gli sviluppatori senza esperienza di apprendimento automatico possano eseguire il loro primo modello di apprendimento in meno di dieci minuti.
AWS DeepLens si integra con Amazon SageMaker in modo che gli sviluppatori possano addestrare i loro modelli nel cloud e distribuirli a AWS DeepLens con pochi clic nella console di gestione AWS: la fotocamera esegue a questo punto i modelli, in tempo reale, sul dispositivo. Soluzioni presentate sono già in utilizzo da parte di grandi gruppi come Hotels.com, Intuit e Thomson Reuters.
Ma nel piatto di Amazon c’è molto altro. L’occasione di re:Invent infatti è stata ghiotta per presentare almeno altri quattro interessanti servizi conditi di machine learning , che permetteranno agli sviluppatori di costruire applicazioni che emulano la cognizione umana: Amazon Transcribe permette di convertire parlato in testo, Amazon Translate è in grado di approntare traduzioni multilingua, Amazon Comprehend aiuta a comprendere il linguaggio naturale e infine Amazon Rekognition Video per l’analisi dei video in tempo reale.
E potevano mancare le soluzioni per l’IoT ? Certo che no. E infatti ecco un sistema di integrazione per i moderni dispositivi che come suggerisce il nome è facile e immediato: AWS IoT 1-Click , al quale va ad aggiungersi AWS IoT Device Management . Quest’ultimo è un gestore di strumenti IoT in grado di organizzare, monitorare e comandare a distanza i nostri apparecchi. E i prossimi passi saranno mossi verso il tema della sicurezza con AWS IoT Device Defender e dell’analisi del dato con AWS IoT Analytics entrambi pronti a breve.
Insomma, per Amazon la corsa all’innovazione è quanto mai frenetica. E dalla sua crescita si direbbe che la strategia perseguita è quella corretta.