Il governo degli Stati Uniti ha imposto restrizioni all’esportazione dei chip in Cina per evitare che vengano utilizzati a scopo militare, oltre che per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale (NVIDIA può solo vendere GPU che non superano una specifica soglia di prestazioni). Reuters ha scoperto che molte aziende accedono alle GPU più potenti tramite i servizi cloud di AWS (Amazon Web Services).
Accesso anche tramite intermediari
Le aziende più grandi, come Apple, Microsoft e Google, utilizzano i propri data center per l’addestramento dei modelli di IA generativa. Le aziende più piccole, le startup e i singoli sviluppatori sfruttano la potenza di calcolo delle GPU tramite accesso al cloud. Reuters ha scoperto che questo è proprio lo stratagemma usato da almeno 11 entità cinesi (aziende, università e centri di ricerca) per accedere alle tecnologie statunitensi.
Nei documenti analizzati da Reuters ci sono espliciti riferimenti ad AWS. L’accesso ai servizi cloud avviene tramite intermediari. Ecco perché l’azienda di Seattle ha dichiarato che rispetta tutte le leggi degli Stati Uniti. La Shenzhen University, ad esempio, ha speso circa 28.000 dollari per accedere ai server con NVIDIA A100 e H100, due GPU che non possono essere esportate in Cina.
Le attuali regole non vietano l’accesso alle GPU tramite cloud. Il Dipartimento del Commercio ha proposto un aggiornamento per impedire l’accesso ai server e ai modelli di IA generativa da parte della Cina.
Il Wall Street Journal ha scoperto un’altra “scappatoia”. Un intermediario ha ottenuto finanziamenti per l’acquisto di 300 server con GPU NVIDIA H100. I server sono stati installati in un data center a Brisbane (Australia) e noleggiati ad alcune aziende cinesi per l’elaborazione degli algoritmi IA. Il pagamento viene effettuato in criptovalute, quindi è difficile rintracciare il reale acquirente.