Roma – Nella sua ingenuità un fan di Claudio Baglioni ha registrato dal satellite un concerto del cantante e, ancora più ingenuamente, ha tentato di rivendere quelle registrazioni televisive riversate su DVD in un newsgroup. Come prevedibile è finito nei guai.
Quello che A.P. non sapeva è che la sua azione si sarebbe trasformata in un caso da prima pagina. Dal newsgroup it.fan.musica.baglioni , infatti, la sua scandalosa profferta, forse seguita da altre, è dilagata sui media, molte settimane dopo, dove è divenuto il caso di cui si discute in queste ore. Le agenzie hanno riferito persino di varie organizzazioni dedite a rivendere il DVD di quel concerto che Baglioni si appresta a lanciare nei negozi a fine novembre.
Baglioni da parte sua ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti, attaccando l’opera distruttiva dei pirati e appellandosi ai propri colleghi, affinché decidano come lui di agire tutti insieme contro un fenomeno dilagante. Baglioni, che pure ha un approccio ad internet piuttosto evoluto, essendo uno dei primi grandi nomi italiani della musica a pensare ad internet come mezzo per vendere i propri prodotti, ha dichiarato che “è sconfortante che un artista, per tutelare il proprio lavoro, debba ricorrere alle carte bollate ed agli organi di polizia per scovare gli sconosciuti che, tranquillamente, riempiono il mercato di riproduzioni abusive”. E per questo Baglioni ha annunciato il varo di una “struttura antipirateria”, una iniziativa che ha già raccolto il plauso della SIAE .
La verità, però, e ci vuol poco a tirarla fuori girando per Usenet, è che a registrare quel concerto dalla televisione furono in tanti e non stupisce dunque il trovarne tracce anche sulle piattaforme del peer-to-peer, condite naturalmente da un corredo completo di copertine e menù, come quello riprodotto qui accanto.
Evidente lo scoramento del cantante visto che il concerto stesso è il punto forte del doppio DVD da lanciare per la stagione natalizia . Secondo l’avvocato del musicista, Giorgio Assumma, non solo Baglioni ma anche altri artisti stanno prendendo consapevolezza del problema pirateria che “offende in primo luogo la dignità personale dei danneggiati. Non bastano leggi dello Stato che pur sono diventate recentemente severe, non è sufficiente l’impegno della SIAE, degli organi di polizia giudiziaria e della magistratura. E’ necessario che ogni artista vittima della pirateria si muova”.