Baidu e la furbizia artificiale

Baidu e la furbizia artificiale

Il sistema di AI votato al riconoscimento delle immagini della squadra del colosso cinese ha abusato delle regole della competizione che lo vedeva vincitore su Google e Microsoft. L'allenamento eccessivo è doping, in ambito deep learning
Il sistema di AI votato al riconoscimento delle immagini della squadra del colosso cinese ha abusato delle regole della competizione che lo vedeva vincitore su Google e Microsoft. L'allenamento eccessivo è doping, in ambito deep learning

I risultati conseguiti dal supercomputer di Baidu nel contesto della Imagenet Large Scale Visual Recognition Challenge (ILSVRC) avevano impressionato la comunità scientifica: i ricercatori del colosso cinese, con il supercomputer Minwa e il sistema di deep learning Deep Image, mostravano di saper battere Google e Microsoft nel campo dell’intelligenza artificiale applicata al riconoscimento delle immagini, ambito in cui le due aziende statunitensi si misurano da tempo.

Confrontando i propri risultati con quelli ottenuti dagli altri concorrenti nelle competizioni organizzate annualmente dalle università di Stanford, del North Carolina e del Michigan, i ricercatori di Baidu dichiaravano di poterli battere nel compito di identificare e classificare immagini appartenenti a 1000 diverse categorie con il proprio sistema di intelligenza artificiale: vantavano una percentuale di errore del 4,58 per cento, a fronte del 4,94 per cento e 4,9 per cento conseguiti rispettivamente dai sistemi di Google e Microsoft.

Il trionfalismo di Baidu è stato ora rovinosamente ridimensionato da un comunicato degli organizzatori: la squadra del colosso cinese ha violato le regole della competizione, sottoponendo al server di test più richieste di valutazione di quanto permesso. A fronte di due richieste settimanali consentite, i ricercatori di Baidu hanno creato numerosi account al fine di mettere alla prova più frequentemente il loro sistema (fino a 40 richieste in 5 giorni), ottenendo di poter migliorare la media dei propri risultati affinando le capacità di apprendimento del sistema sulla base dei risultati.

Il team in forze a Baidu è così stato squalificato dalla competizione: i risultati conseguiti finora non sono comparabili con quelli dei contendenti, e il vantaggio accumulato non permette di riammettere il sistema cinese alla sfida, almeno per un anno.
I ricercatori di Baidu si sono scusati per l'”errore” e hanno provveduto ad aggiornare le pubblicazioni che celebrano i successi di Deep Image.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
5 giu 2015
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