Il produttore di chip NVIDIA ha annunciato di avere siglato una partnership con il colosso di Internet cinese Baidu , numero uno nei motori di ricerca nel Paese, al fine di unire le forze per potenziare l’uso dell’intelligenza artificiale . NVIDIA ha già consolidato altre alleanze per la guida autonoma con grandi case automobilistiche come Audi, Toyota e Volvo , ma quello che ha appena concluso è davvero un accordo importante, almeno per i cinesi. La cosa da rimarcare è che il Drive PX 2 di NVIDIA troverà la giusta collocazione nella piattaforma di guida autonomia ( Apollo ) di Baidu e a bordo dei veicoli senza conducente delle principali case costruttrici cinesi.
La notizia arriva proprio mentre su Baidu si abbatte una bufera mediatica, con l’indagine che la polizia di Pechino sta svolgendo nei confronti del presidente Robin Li, reo di avere infranto le norme che vietano la circolazione delle auto senza conducente per la viabilità ordinaria. In una videochat live, nel corso di una conferenza aziendale sull’intelligenza artificiale, mercoledì scorso, Li è apparso su uno schermo gigante mentre siede al posto del passeggero di un’auto a guida autonoma circolante per le vie di Pechino . Il video , postato in Rete, ha generato una discussione online che ha destato l’interesse della polizia, che ha perciò disposto un’indagine. In Cina, infatti, le auto senza guidatore sono vietate ; anche se la multa per “guida senza licenza” è di appena 20 dollari, è previsto il sequestro del mezzo (il che sarebbe un problema, visto che il progetto Apollo è ancora un prototipo). In un comunicato, la polizia di Pechino si è detta disponibile a supportare “la tecnologia e l’innovazione della guida autonoma, ma questa dovrebbe essere condotta legalmente, in modo sicuro e scientifico. Qualsiasi violazione della legge sarà punita”. Contattata dall’agenzia Reuters, la società Baidu non ha commentato.
Baidu sembra molto determinata a battere Waymo (Google-Alphabet), General Motors e le altre aziende che da anni sono impegnate nello sviluppo delle auto a guida autonoma e intende creare una piattaforma aperta, Apollo per l’appunto, con l’aiuto di NVIDIA. Il motore di ricerca cinese ha annunciato di avere preso accordi con oltre 50 partner tra cui Ford, Intel e Microsoft, e grazie all’accordo con NVIDIA potrebbe recuperare terreno rispetto ai concorrenti. L’azienda, che rappresenta la risposta cinese a Google, sta assumendo un ruolo leader nello sviluppo dei sistemi a guida autonoma in Cina e non solo . L’obiettivo è portare sulle strade cinesi i veicoli a guida autonoma entro il 2019. Permessi permettendo, ovviamente.
Pierluigi Sandonnini