Era già finito in una specifica lista stilata dai vertici dello U.S. Trade of Representatives , che lo avevano incluso tra i famigerati mercati della contraffazione e della condivisione selvaggia dei contenuti. Baidu, il più sfruttato search engine in terra cinese, inizierà ora una personale battaglia contro la violazione massiva del copyright.
Ad annunciarlo sono stati gli stessi vertici del motore di ricerca, che provvederanno – a partire dal prossimo primo maggio – ad implementare una specifica tecnologia per la rimozione di contenuti che violano il diritto d’autore . In particolare di documenti e libri, attualmente disponibili tra gli scaffali online della sua libreria.
Una piattaforma da 20 milioni di testi, disponibili alla lettura per gli utenti in maniera totalmente gratuita. Molti di questi risultano però violare il diritto d’autore, e la cosa aveva scatenato la rabbia di un gruppo di 40 autori cinesi. Che hanno scritto una missiva infuocata, accusando Baidu di furto di proprietà intellettuale .
“Baidu è diventata una società corrotta e truffaldina – si può leggere nella lettera aperta dei 40 scrittori – che gestisce ormai un vero e proprio mercato di beni rubati”. Il motore di ricerca cinese ha però da tempo messo a disposizione dei detentori dei diritti un meccanismo di notifica per la rimozione entro 48 ore dei contenuti illeciti .
“Ad oggi abbiamo eliminato decine di migliaia di contenuti illeciti caricati dagli utenti sulla nostra piattaforma per la distribuzione dei testi”, ha annunciato un portavoce del search engine asiatico. Le nuove misure automatiche di rimozione verranno subito implementate in via sperimentale, prima del lancio ufficiale agli inizi di maggio .
Mauro Vecchio