Un succulento accordo di licensing , che permetterà a Baidu di estendere ulteriormente il suo dominio tra i vasti meandri del web asiatico. Il popolare motore di ricerca cinese ha infatti siglato un patto con i vertici di One-Stop China, la joint-venture formata dai grandi colossi statunitensi del disco .
Tre delle quattro grandi sorelle della musica – Universal Music, Warner Music e Sony Music – hanno dunque stretto le dorate mani dei vertici di Baidu, che può attualmente contare su una gigantesca quota del mercato relativo al search in terra asiatica. Il motore di ricerca potrà ora distribuire legalmente i vasti cataloghi (internazionale e locale) delle tre major .
Era infatti il 2008 quando le tre sorelle a stelle e strisce si scagliavano contro il search engine cinese, reo di aver messo a disposizione dei suoi utenti svariate migliaia di canzoni in violazione del diritto d’autore. Questione di link a materiale illecito ospitato su piattaforme terze .
Baidu aveva però suonato le major in aula circa due anni dopo, quando una corte locale sottolineava come il motore di ricerca non avesse mai fornito direttamente mp3 pirata. L’accordo siglato con le grandi etichette ha ora seppellito l’ascia di guerra, ovviamente in cambio di un tot a brano scaricato .
Universal, Warner e Sony riceveranno dunque una cifra non meglio precisata per ciascuna delle canzoni ascoltate in streaming – o scaricate – dagli utenti . L’accordo verrà poi esteso ai brani messi a disposizione dallo stesso Baidu sulla sua nuova piattaforma social Ting .
Mauro Vecchio