Il Pentagono è preoccupatissimo. Il suo ultimo rapporto sui progetti spaziali della Cina sembra essere uscito dalla penna di un regista di fantascienza: si parla di “sviluppo di abilità di attacco contro strutture spaziali avversarie”. Insomma, l’Esercito Popolare di Liberazione secondo la Difesa statunitense starebbe inoculando progetti militari nel programma spaziale nazionale, progetti che non sembrano piacere a Washington.
“I documenti dell’Esercito Popolare di Liberazione enfatizzano la necessità di distruggere, danneggiare e interferire le capacità di riconoscimento/osservazione e comunicazione dei satelliti nemici, suggerendo che questi sistemi, come quelli di navigazione e di allarme, potrebbero essere i primi obiettivi di un attacco per accecare e assordare il nemico”, si legge nel documento del Pentagono citato da Associated Press .
Che i cinesi, come peraltro gli americani, rimangano abbottonatissimi su progetti di questo tipo non è certo una sorpresa, eppure è questo uno dei crucci maggiori per l’amministrazione statunitense. “La mancanza di trasparenza riguardo alle questioni militari e di sicurezza cinesi mette seriamente a rischio la stabilità dei rapporti politici, aumentando così le possibilità di incomprensione ed errore” continua il documento: “Questa situazione comporterà naturalmente e comprensibilmente a tentare di mettersi al sicuro da qualsiasi minaccia sconosciuta”.
Un anno fa il progetto di un Lunar Rover cinese ad energia atomica aveva suscitato curiosità e simpatia. Oggi, anche il solo accenno alla costruzione di una nuova base di lancio per satelliti – sulle isole Hainan – preoccupa tutti i vertici militari statunitensi. E c’è chi rispolvera per l’occasione la cyberwar sino-americana: “L’anno scorso, numerosi network informatici sparsi nel mondo, inclusi quelli di proprietà del Governo USA, sono stati oggetto di intrusioni che sembrano provenire dall’Esercito Popolare di Liberazione – sottolinea il documento- Queste intrusioni richiedono abilità e capacità indispensabili anche per eventuali cyberwar”.
Il sogno cinese di conquistare la Luna e dare avvio al turismo spaziale nasconderebbe dunque tutt’altro. Il timore paventato dal Pentagono è che possano saltare certi equilibri. “I miglioramenti delle capacità strategiche della Cina hanno implicazioni che vanno al di là della regione asiatico-pacifica”, prosegue il rapporto.
Neanche un mese fa gli Stati Uniti hanno dimostrato di essere in grado di abbattere un satellite utilizzando un missile aria-terra. La Cina ha fatto lo stesso lo scorso anno, con un’operazione analoga. Atti di forza , o balle spaziali ?
Dario d’Elia