Il primo giorno della Worldwide Partner Conference (WPC) di Microsoft è stato l’occasione per snocciolare una nutrita serie di numeri sui successi della società fondata da Bill Gates e compagnia. A Los Angeles ha parlato anche il CEO Steve Ballmer, la cui incrollabile fiducia nel futuro si è riversata tutta sui (non giganteschi) risultati di mercato sin qui raccolti da Windows Phone 7.
Al WPC si è parlato innanzitutto del successo di Windows 7 e Office 2010: i prodotti storicamente “forti” di Redmond hanno totalizzato rispettivamente 400 milioni e 100 milioni di licenze vendute , mentre Windows viene montato sul 76 per cento dei server censiti e i partner commerciali guadagnano 8,70 dollari per ogni dollaro guadagnato da Microsoft.
Risultati positivi anche per i servizi sulla “nuvola” di Redmond, che hanno sin qui raccolto 50mila prove di Office 365 da parte di altrettante aziende nel corso delle ultime due settimane e 41mila partner che si identificano espressamente come “cloud partner”.
C’è stato qualche riferimento al prossimo Windows 8, è vero, ma in quanto a novità se ne parlerà in altre e più opportune occasioni. A tale riguardo Microsoft vuole convincere le aziende ad adottare quanto prima è possibile le tecnologie di oggi (Windows 7, Office 2010, IE 9) ben consci del fatto che si sarà ancora molto tempo a disposizione per migrare a quelle di domani (Windows 8, Office 15 e IE 10).
Il CEO Steve Ballmer ha parlato di Windows Phone 7, e di come l’OS mobile più innovativo della storia di Microsoft abbia raggiunto – in un anno – una “piccola” percentuale di mercato. Redmond è evidentemente insoddisfatta dei risultati sin qui ottenuti dal suo sistema operativo, nondimeno il futuro si prospetta roseo anche da questo punto di vista.
Windows Phone 7.5 aka “Mango” è atteso al lancio per Natale, ha rivelato Ballmer, assieme alla “seconda generazione” di smartphone basati su WP7 che porteranno in dote una serie di novità tecniche . E per quanto riguarda la partnership esclusiva Nokia, il colosso finlandese si starebbe preparando a spendere ben 90 milioni di euro in una mega-campagna pubblicitaria mondiale della durata di sei mesi.
Alfonso Maruccia