Uno modello di stampante 3D commercializzato da Bambu Lab, più precisamente l’A1, è oggetto di un richiamo per questioni legate alla sicurezza. Nel dettaglio, il problema riguarda una possibile errata lettura della temperatura, dovuta a un malfunzionamento imputato a un cavo del piano riscaldato. Il produttore consiglia di non utilizzare il dispositivo finché non se ne saprà di più.
… finché non ne sapremo di più, a proposito di cosa esattamente causa il problema del cavo del piano riscaldato, consigliamo a tutti di non utilizzare la stampante, per la loro sicurezza.
Bambu Lab A1: richiamo per la stampante 3D
Stando a quanto reso noto attraverso un comunicato ufficiale, l’anomalia interessa meno dello 0,1% delle unità sul mercato. Ciò nonostante, considerando anche il difficoltoso intervento da eseguire per risolverla senza poter fare affidamento su un vero e proprio pezzo di ricambio, si è deciso per il ritiro.
Chi ha acquistato la stampante 3D può scegliere tra due opzioni: un rimborso completo della cifra spesa con uno sconto sull’eventuale acquisto di un altro modello oppure la ricezione dell’intero piano riscaldato per la sostituzione fai-da-te non appena disponibile (intorno alla fine di marzo, seguendo il video tutorial qui sotto) in aggiunta a un voucher per comprare qualsiasi prodotto dallo store ufficiale. Nel secondo caso si otterrà inoltre un’estensione di sei mesi per il periodo di copertura della garanzia.
Come già scritto, al momento non è ancora stato individuata l’esatta causa del problema, che si manifesta sotto forma di un danno vicino al connettore del cavo. Tra le ipotesi formulate ci sono il processo di assemblaggio e non meglio precisati fattori esterni. Per maggiori informazioni rimandiamo alla pagina dedicata sul blog ufficiale.
Nel momento in cui scriviamo e pubblichiamo questo articolo, la stampante 3D di Bambu Lab in questione risulta ancora acquistabile sullo store del marchio, a un prezzo di poco superiore ai 600 euro.