Dopo Huawei e TikTok è il turno delle automobili. L’amministrazione Biden-Harris ha annunciato l’intenzione di bloccare l’importazione negli Stati Uniti dei veicoli connessi con hardware e software cinese. Il motivo è sempre lo stesso: pericolo per la sicurezza nazionale. In pratica, le automobili possono essere utilizzate dal Partito Comunista Cinese per spiare i cittadini statunitensi.
Raccolta di dati con i veicoli connessi
Circa quattro mesi fa, il Presidente Biden aveva incrementato dal 25% al 100% i dazi di importazione delle automobili realizzate in Cina. Ora il Dipartimento del Commercio ha proposto una serie di regole che vietato l’importazione di hardware e software, sancendo di fatto il ban dei veicoli connessi cinesi.
Nel comunicato della Casa Bianca sono citati alcuni benefici delle automobili connesse, ma sono anche evidenziate le possibili minacce. Questi veicoli integrano computer che raccolgono numerosi dati sensibili di guidatore e passeggeri. Inoltre, sensori e videocamere usate per i sistemi di assistenza alla guida possono registrare informazioni dettagliate sulle infrastrutture statunitensi.
Le nuove regole proposte dal Dipartimento del Commercio riguardano VCS (Vehicle Connectivity System) e ADS (Automated Driving System), ovvero i sistemi che consentono ai veicoli di comunicare con l’esterno e di operare autonomamente senza guidatore. Le restrizioni su importazione e vendita entreranno in vigore dal 2027 per software e dal 2030 per hardware.
Le regole si applicano anche alla Russia, ma è chiaro che il target principale è la Cina, principale paese esportatore mondiale di automobili. La segreteria al Commercio Gina Raimondo ha dichiarato:
Oggi le automobili hanno videocamere, microfoni, tracciamento GPS e altre tecnologie connesse a Internet. Non ci vuole molta immaginazione per capire come un avversario straniero con accesso a queste informazioni potrebbe rappresentare un serio rischio sia per la nostra sicurezza nazionale che per la privacy dei cittadini statunitensi. Per affrontare queste preoccupazioni, il Dipartimento del Commercio sta adottando misure proattive per tenere le tecnologie prodotte dalla Cina e dalla Russia fuori dalle strade americane.