Ancora una volta le criptovalute sono finite sotto attacco da una Banca Centrale. Ad aver espresso un suo personale parere sulla criptosfera è stato il Governatore della Bank of England. L’occasione è arrivata durante la conferenza “Stop Scams” organizzata dalla banca stessa.
Andrew Bailey ha affermato che le criptovalute sono uno strumento facilmente utilizzato dai criminali. Il settore crittografico, secondo il Governatore, si presta molto bene per favorire crimini informatici. Dalla sua ha riferito che ogni qualvolta i cybercriminali devono chiedere un riscatto lo fanno aspettandosi in cambio criptovalute.
Si tratta di accuse forti arrivate solo pochi giorni dopo che il Regno Unito ha dichiarato di voler riconoscere le criptovalute come valida forma di pagamento. Forse non è un caso la presa di posizione della Banca d’Inghilterra proprio durante il meeting sulla sicurezza informatica.
Le criptovalute sarebbero pericolose secondo la Bank of England
Secondo il Governatore della Bank of England, in pratica, le criptovalute si troverebbero in “prima linea” nelle truffe informatiche. Questo definirebbe quindi, per Bailey, l’effettiva pericolosità di questo settore spesso utilizzato nei raggiri informatici e criminali.
Inoltre, sempre Bailey, avrebbe aggiunto che le criptovalute attualmente sono “un’opportunità per il vero criminale“. Si tratta di affermazioni importanti che hanno mosso le acque tra chi, in questo settore, opera con la massima onestà possibile. Ecco cosa ha dichiarato il Governatore della Banca d’Inghilterra:
Devi solo porre la domanda “In che modo le persone che commettono attacchi di riscatto richiedono di solito un pagamento?” La risposta è crypto.
A questa affermazione si è aggiunta un’altra accusa nei confronti di chi utilizza regolarmente le criptovalute. Bailey ha citato i recenti avvenimenti nel conflitto tra Russia e Ucraina, concentrandosi sulle sanzioni internazionali comminate alla Russia e al ruolo del settore crittografico in tutto questo:
Alcuni appassionati di criptovalute affermano che non dovrebbero essere coperti dalle sanzioni russe perché quello non è il loro mondo. Mi dispiace, è il tuo mondo. Siamo tutti nello stesso mondo.
All’atto pratico, però, il settore crittografico ha sostenuto e sta sostenendo l’Ucraina che ha ricevuto donazioni in criptovalute. Questo sistema sta permettendo una collaborazione tra finanza tradizionale e criptosfera davvero ineccepibile.