Una notizia incredibile è arrivata in queste ore proprio dalla Russia. Il Paese, guidato da Vladimir Putin e impegnato in un assedio all’Ucraina, starebbe lottando contro le conseguenze nefaste delle sanzioni internazionali. Se fino a poco tempo fa le criptovalute sembravano essere una remota possibilità, la Banca Centrale Russa (CBR), dopo l’ultima sua decisione, sembra aver cambiato rotta.
Infatti, proprio nella giornata di ieri a Sberbank, uno dei più importanti istituti di credito in Russia, è stata concessa una licenza per operare con le risorse digitali. Ad dare l’ok è stata la Banca Centrale Russa che fino a qualche settimana fa non aveva cambiato idea nei confronti del settore crittografico per il Paese.
In questo modo, la Banca Centrale Russa ha incluso Sberbank nel registro degli operatori dei sistemi informativi. Così l’istituto di credito potrà emettere asset finanziari digitali. Formalmente l’inclusione è stata registrata a far data 17 marzo 2022. Ecco cosa ha dichiarato la CBR:
L’inclusione nel registro consente alle aziende di emettere DFA e scambiarli tra utenti all’interno delle loro piattaforme.
La Banca Centrale Russa ha davvero cambiato idea sulle criptovalute?
Tutti si stanno chiedendo se la Banca Centrale Russa stia iniziando a cambiare idea in merito alle criptovalute. Una domanda lecita, vista la recente decisione di concedere una licenza per le risorse digitali a Sberbank. Ma come funzionerà la contabilizzazione e la circolazione dei DFA emessi? Ecco come lo ha spiegato la CBR nel suo documento ufficiale rilasciato per questa occasione:
La contabilizzazione e la circolazione dei DFA emessi sulla piattaforma Sber Digital Asset avverrà in un sistema informativo realizzato sulla base di un libro mastro distribuito utilizzando la tecnologia blockchain, che garantisce la sicurezza dei dati e l’impossibilità di sostituzione delle informazioni.
In sostanza le persone giuridiche potranno in primo luogo emettere i propri bilanci digitali attestanti crediti monetari. Questi consentiranno così di attrarre investimenti dal mercato. In secondo luogo, saranno in grado di acquisire DFA emessi nel sistema informativo di Sberbank. Questi consentiranno di investire in fondi temporaneamente liberi con l’obiettivo di generare reddito. In terzo luogo, saranno in grado di effettuare altre operazioni con i CFA consentiti dalla Federazione Russa.
La dichiarazione di Sberbank
Ovviamente, non è mancata la dichiarazione di Sberbank dopo la scelta della Banca Centrale Russa di includerla nel registro degli operatori dei sistemi informativi. Portavoce dell’istituto di credito è stato Sergey Popov, Direttore della Divisione Affari Transizionali di Sberbank:
Tra un mese le persone giuridiche potranno eseguire le prime operazioni sulla nostra piattaforma blockchain. Mentre siamo all’inizio nel modo di lavorare con gli asset digitali, ci rendiamo conto che per un ulteriore sviluppo è necessario adeguare il quadro normativo esistente. In questa direzione, siamo pronti a collaborare strettamente con le autorità di regolamentazione ed esecutive.