L’Agenda Digitale passa indenne anche l’ultima votazione della Legge di stabilità: è ufficiale il comma 58 del maxi emendamento alla legge di bilancio dello Stato italiano che stanzia 20 milioni di euro per le infrastrutture di rete .
In particolare essi sono destinati al “completamento del Piano nazionale banda larga definito dal Ministero per lo Sviluppo economico/Dipartimento per le Comunicazioni e autorizzato dalla Commissione europea”.
Si tratta , peraltro, degli stessi 20 milioni che erano stati cancellati a luglio con il decreto del Fare e che facevano parte dei 150 finanziati dal fondo Crescita 2.0 per l’Agenda Digitale , che finanzia progetti per eliminare il digital divide.
Sempre relativamente all’Agenda Digitale, poi, la Legge di Stabilità (al comma 14) istituisce l’Anagrafe Nazionale degli Assistiti (Ana) che “dovrebbe valere – secondo quanto riferisce Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale – risparmi fino al 10 per cento della spesa sanitaria”. Il sistema attuale risulta inefficiente a causa della frammentazione regionale e delle difficoltà derivanti dalla mancata interoperabilità tra le banche dati comunali e quelle delle ASL: ciò provoca, per esempio, assegnazioni multiple di medici di medicina generale, oppure persone decedute ancora considerati viventi (e conseguentemente conteggiate nei compensi riconosciuti ai medici).
Claudio Tamburrino