Da ieri anche i professionisti possono richiedere un contributo fino a 2.500 euro per la sottoscrizione di abbonamenti ai servizi a banda larga. È entrato infatti in vigore il decreto del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che estende la platea dei beneficiari del piano Voucher per le imprese. Con lo stesso decreto è stata effettuata una riallocazione dei fondi, in quanto risultavano già esauriti per il voucher di tipo C in alcune regioni.
Voucher per titolari di partita IVA
Il piano Voucher per le imprese (fase II), introdotto con il decreto del 23 dicembre 2021, riguardava unicamente le micro, piccole e medie imprese. Il decreto del 27 aprile 2022 ha esteso i beneficiari alle persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano una professione intellettuale, in proprio o in forma associata. Anche i professionisti possono quindi richiedere il contributo per gli abbonamenti alla banda larga con velocità in download compresa tra 30 Mbps e 1 Gbps.
Nella tabella sono riportate le quattro tipologie di voucher:
L’incentivo deve essere richiesto direttamente agli operatori di telecomunicazioni che si sono accreditati sul portale attivato da Infratel Italia che gestisce la misura per conto del Ministero dello sviluppo economico. I fondi destinati al piano sono pari a 608.238.104 euro. Al momento risultano ancora disponibili oltre 543 milioni di euro. Il voucher può essere richiesto fino ad esaurimento delle risorse e comunque non oltre il 15 dicembre 2022.
Il Ministero ha rilevato che, in alcune regioni, erano già esaurite le risorse per i voucher di tipo C. Per questo motivo sono stati riallocati i fondi, destinando il 25% (circa 147 milioni di euro) ai voucher di tipo C. Ai voucher di tipo A1 e A2 sono invece destinati il 20% e il 5% dei fondi, rispettivamente.
Sul mercato ci sono numerose offerte interessanti, come quelle di Aruba (FTTH a 17,69 euro/mese), TIM (Premium Fibra a 24,90 euro/mese) e WindTre (Super Fibra Unlimited a 26,99 euro/mese).