La Commissione europea ha approvato la richiesta dell’Italia per una misura che permetterà alle PMI di sottoscrivere abbonamenti ai servizi a banda larga. L’aiuto economico verrà offerto tramite voucher per un importo complessivo di 610 milioni di euro. L’iniziativa contribuirà inoltre al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Unione europea relativi alla transizione digitale.
Banda larga: aiuti di Stato alle PMI
Il governo italiano aveva notificato la misura di sostegno alla Commissione europea che doveva valutarla alla luce delle norme sugli aiuti di Stato. La Commissione ha quindi deciso che la misura è necessaria per facilitare l’accesso ai servizi a banda larga da parte delle PMI. In Italia sono disponibili diversi servizi a banda larga, ma l’uso da parte delle PMI è relativamente basso.
I voucher consentiranno di incentivare la diffusione delle connessioni veloci attraverso la copertura dei costi di installazione e del canone mensile per un massimo di due anni. I buoni devono però essere utilizzati per sottoscrivere nuovi abbonamenti o per potenziare la connessione esistente in modo da raggiungere una velocità minima in download di 30 Mbps.
Sono previste misure di salvaguardia per evitare indebite distorsioni della concorrenza. L’aiuto di Stato sarà tecnologicamente neutrale e garantirà la parità di trattamento dei fornitori di servizi. Le PMI potranno utilizzare i buoni per abbonarsi ai servizi a banda larga offerti da qualsiasi provider, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata.
Margrethe Vestager, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per la concorrenza, ha dichiarato:
Con questo regime di buoni per 610 milioni di euro, l’Italia intende incrementare il numero di PMI che si abbonano a servizi a banda larga ad alta velocità nelle zone in cui sono disponibili infrastrutture adeguate che non vengono però ancora utilizzate in misura sufficiente. Ciò contribuirà allo sviluppo economico delle PMI in Italia, garantendo nel contempo che la concorrenza non sia indebitamente falsata.