La Commissione europea aveva annunciato ieri la modifica del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato per favorire la transizione digitale. Appena 24 ore dopo è stata avviata la consultazione pubblica sulla proposta di revisione delle linee guida per le reti a banda larga. Tutte le parti interessate possono fornire il loro contributo fino all’11 febbraio 2022.
Aiuti di Stato per la banda larga
Lo scopo delle linee guida è facilitare la diffusione delle reti a banda larga in zone con servizi di connettività insufficienti. I singoli Stati possono quindi sostenere finanziariamente la realizzazione di infrastrutture che permettano agli utenti di accedere a servizi di connettività ad alta velocità e a prezzi accessibili, contribuendo alla riduzione del divario digitale. Gli interventi pubblici non sono tuttavia consentiti nelle zone in cui hanno investito gli operatori privati.
Gli attuali orientamenti, approvati nel 2013, hanno contribuito alla diffusione delle reti a banda larga, ma è necessario un adeguamento per tenere conto degli sviluppi tecnologici e delle nuove esigenze di connettività. La Commissione europea propone quindi tre modifiche principali:
- introduzione di nuove soglie di velocità per il sostegno pubblico alle reti fisse Gigabit e nuovi orientamenti sul sostegno alla diffusione delle reti mobili
- introduzione di una nuova categoria di possibili aiuti, in particolare sotto forma di misure sul versante della domanda (buoni) per sostenere la diffusione di reti fisse e mobili
- ulteriore precisazione di alcuni concetti importanti per la valutazione degli aiuti di Stato effettuata dalla Commissione, come la mappatura, le consultazioni pubbliche, la procedura di selezione competitiva, gli obblighi di accesso all’ingrosso e l’estensione delle reti sovvenzionate con fondi privati
L’adozione delle nuove linee guida è prevista per la metà del 2022. L’obiettivo dell’Europa è consentire a tutti i cittadini di accedere ad una connessione con velocità in download di almeno 100 Mbps entro il 2025 e 1 Gbps entro il 2030. Inoltre tutte le zone abitate dovranno essere coperte dal 5G.