Roma – Sono ancora calde, commercialmente e tecnologicamente, le soluzioni 3G di Vodafone ma l’operatore sta pensando alla prossima generazione: gli obiettivi dichiarati si chiamano WiMax e banda larga.
Il CEO di Vodafone, Arun Sarin, riferisce che la compagnia focalizzerà presto la propria attenzione sulla connettività wireless, allo scopo di espandere il proprio mercato. “Stiamo guardando con attenzione le nuove tecnologie in arrivo… il domani potrebbe chiamarsi WiFi, oppure WiMax mobile, chissà”.
L’avvio delle tecnologie UMTS-TDD e Flash-OFDM in Slovacchia in collaborazione con T-Mobile , Sarin aggiunge, sta a dimostrare l’attenzione dell’azienda per tutte le tecnologie di comunicazione, anche se in seguito non dovessero essere adottate: “Noi le abbiamo sperimentate in laboratorio, loro (gli operatori, come T-Mobile) in alcuni Paesi”.
Il dirigente dichiara inoltre che Vodafone è pronta a partire con l’HSDPA ed è intenzionata a farlo per la prossima estate, nella convinzione che UMTS e HSDPA (rispettivamente 3G e 3,5G) siano la piattaforma su cui si svilupperà il futuro della comunicazione mobile.
Le statistiche aziendali evidenziano circa cinque milioni di telefoni 3G VOdafone, cifra che l’operatore si aspetta di raddoppiare entro marzo 2006. Una goccia nell’oceano, se rapportata ai suoi 171 milioni di clienti complessivi ma che assume un’importanza notevole per le aspettative che tutti gli operatori (non solo Vodafone) hanno sugli utenti dei servizi 3G: la disponibilità di una tecnologia più performante, che permette la condivisione di contenuti multimediali, si traduce in traffico, e il traffico in fatturato.
Dario Bonacina