Roma – Chi avesse dubbi della crescita della disponibilità di banda larga in Italia e in Europa, dubbi alimentati da percorsi di mercato e regolamentari che lasciano perplessi i più, dovrà ricredersi. I numeri appena rilasciati dall’autorevole società di analisi Datamonitor indicano infatti che tra il 2002 e il 2006 il numero di accessi broad band in Europa aumenterà di quattro volte.
Se alla fine del 2002 si contavano in Europa poco meno di 10 milioni di collegati in broad band, alla fine del 2006 si parla di oltre 41 milioni di famiglie collegate. Ma c’è un… ma.
Condizione essenziale perché ciò accada, secondo Datamonitor, è un ritocco abbondante delle tariffe di accesso, affinché diminuiscano mediamente di almeno 25 dollari. Non viene citato esplicitamente invece un problema che affligge non solo gli italiani, cioè l’effettiva copertura dei servizi a banda larga sul territorio.
Il futuro della redditività della banda larga per gli operatori europei secondo Datamonitor, d’altra parte, non sarà basata solo sull’aumento degli abbonati ma anche sull’avvio e sviluppo di “premium services”, capaci di aumentare la redditività del broad band attirando gli utenti di questo tipo verso offerte a pagamento per l’accesso a contenuti e, appunto, servizi specializzati.
Di interesse che oltre alle offerte a luci rosse, già oggi di grande successo, si imporranno secondo Datamonitor anche i servizi di gaming online e di distribuzione musicale. Entro la fine del 2006 Datamonitor si aspetta che i consumatori europei di banda larga spenderanno fino a 3,4 miliardi di dollari nell’acquisto di servizi a valore aggiunto online. Durante quell’anno l’utente broad band europeo spenderà mediamente 76 dollari per accedere a questo genere di servizi.
Entro il 2006, nello specifico dello scacchiere broad band europeo, in Germania vi sarà la più alta densità di utenti a banda larga, proprio come oggi, mentre la Francia cederà l’attuale seconda posizione al Regno Unito. In Italia comunque l’offerta di connettività broad band produrrà una redditività per gli operatori superiore ai 900 milioni di dollari.
Da segnalare infine che secondo gli esperti la tecnologia a banda larga che si imporrà quasi ovunque è quella xDSL, ADSL compreso, a scapito delle alternative, come il cavo o la fibra ottica, destinate ad imporsi invece nella sola Olanda, paese dove il cavo è già estremamente sviluppato.