Il nome scelto per definire la Strategia Italiana sulla Banda Ultralarga è già di per sé piuttosto esplicativo per comprendere quali siano le finalità da perseguire: Verso la Gigabit Society. Ieri l’approvazione. Le ambizioni sono allineate a quelle già messe nero su bianco di recente da Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, con la promessa di arrivare a offrire connessioni a 1 Gbps in tutta Italia entro il 2026.
BUL: Verso la Gigabit Society, la Strategia Italiana
Il documento (la versione integrale è disponibile in PDF), frutto della prima riunione del Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale, stabilisce anzitutto gli obiettivi riguardanti competenze, digitalizzazione dei servizi pubblici, trasformazione digitale delle imprese, realizzazione di infrastrutture digitali sicure e sostenibili. Quest’ultimo punto chiama in causa il 5G e la necessità di garantire copertura a tutte le zone abitate entro il 2030. I progetti che costituiscono la Strategia assorbiranno 6,7 miliardi di euro tra quelli elargiti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal governo a fine aprile.
L’obiettivo concreto della Strategia, così come indicato nel PNRR, è di portare la connettività a 1 Gbit/s su tutto il territorio nazionale entro il 2026, in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030.
Sette gli interventi previsti, due dei quali già in corso con la Strategia del 2015 (Piano “Aree Bianche” e Piano “Voucher”), ai quali si aggiungono: Piano “Italia a 1 Giga”, Piano “Italia 5G”, Piano “Scuole connesse”, Piano “Sanità connessa” e Piano “Isole Minori”.
L’investimento sarà accompagnato da un percorso di semplificazione dei processi autorizzativi per velocizzare la diffusione delle infrastrutture sul territorio e da aggiornamenti della normativa che riconoscano le infrastrutture ad altissima velocità fisse e mobili come strategiche.
L’incontro, presieduto da Vittorio Colao (Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale), ha visto la partecipazione di Daniele Franco (Ministro dell’Economia e della Finanza), Marta Cartabia (Ministro della Giustizia), Roberto Speranza (Ministro della Salute), Anna Ascani (Sottosegretario di Stato del Ministero per lo Sviluppo Economico con delega alle Telecomunicazioni, Politiche per il Digitale e Cooperative), Renato Brunetta (Ministro per la Pubblica Amministrazione), Mariastella Gelmini (Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie), Mariarosaria Carfagna (Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale), Massimiliano Fedriga (Presidente della Conferenza delle Regioni) e Antonio Decaro (Presidente dell’Anci).