Dopo aver completato la mappatura delle aree grigie e nere, Infratel Italia ha ricevuto l’incarico di aggiornare la mappatura delle aree bianche durante l’incontro del Comitato Interministeriale per la transizione digitale (CiTD) presieduto dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. La copertura delle cosiddette aree “a fallimento di mercato” (dove sono assenti interventi di investimento di operatori privati) è prevista dal Piano “Aree Bianche”, uno dei sette inclusi nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga – Verso la Gigabit Society.
Mappatura aree bianche: consultazione degli operatori
Lo scopo della nuova mappatura è quello di individuare le aree bianche rimaste fuori dall’intervento pubblico affidato nel 2016 ad Open Fiber. Si tratta in pratica delle abitazioni che non sono state raggiunte (né lo saranno nei prossimi 5 anni) da connessioni a banda larga con velocità di almeno 300 Mbps in download. L’obiettivo del governo è finanziare i lavori per garantire velocità di almeno 1 Gbps in download e 200 Mbps in upload, a completamento del Piano Italia a 1 Giga.
La mappatura verrà realizzata tenendo conto delle disposizioni contenute nelle linee guida pubblicate nel mese di marzo 2020 dal Body of European Regulators for Electronic Communications (BEREC). Gli operatori devono inviare, tramite la piattaforma dedicata ed entro il 15 novembre, la seguente documentazione:
- piano dettagliato degli investimenti con date di inizio e completamento per ogni fase di attuazione
- architettura e struttura della rete sul territorio, apparati e tecnologie previste
- dimensionamento dei siti radio in termini di numero medio di utenti per sito e per antenna
Le indicazioni dettagliate per gli operatori sono disponibili sul sito di Infratel Italia.