Le autorità statali del Bangladesh hanno presentato “Doel”, la nuova linea di laptop autarchici dalle specifiche entry-level e dal costo altrettanto contenuto. Il portatile approvato dallo stato servirà a combattere il digital divide e a portare un maggior numero di cittadini sotto il manto protettivo della e-governance , un auspicio non proprio positivo in un paese che ha messo le mani su YouTube e Facebook .
Rispetto al tablet indiano da 26 euro , Doel costa di più ma è un computer vero e proprio, con una tastiera fisica e non uno schermo con le “app” appiccicate sopra. La linea di portatili statali comprende 4 modelli , da un costo che parte da 95 euro (10.000 taka) fino a 240 euro (25.000 taka).
Il modello di base, Doel 2102, include un processore VIA 8650 con clock a 800 MHz, 512 Megabyte di RAM e display LCD da 10″ con risoluzione da 1024×600 pixel, slot SD, OS Google Android. Il modello di punta, Doel 1612, può invece vantare uno schermo da 14″ ad alta definizione (1920×1020), retroilluminazione LED, processore Intel Celeron dual-core T3500 (2,1 GHz), 2 Gigabyte di RAM DDR3, hard disk integrato da 320 Gigabyte, masterizzatore DVD e un non meglio precisato “OS basato su Linux”.
Per la presentazione ufficiale del laptop autarchico del Bangladesh è intervenuto il primo ministro Sheikh Hasina in una cerimonia ufficiale tenutasi nella capitale Dhaka. Mohammad Ismail, managing director della società di telecomunicazioni statali che produce i laptop (Telephone Shilpa Sangstha), ha detto che Doel rappresenta “un grande passo avanti nella costruzione di un Bangladesh digitale”.
Alfonso Maruccia