Dopo mesi di contrattempi e ritardi, in buona parte dovuti al difetto di progettazione emerso lo scorso autunno, i processori Opteron Barcelona di AMD sono finalmente pronti per salire a bordo dei primi server.
Gli Opteron di nuova generazione attualmente prodotti da AMD si basano tutti sull’ultima revisione del chip, la B3 , che corregge il succitato bug direttamente in hardware (dunque senza la necessità di aggiornare il BIOS). Con l’arrivo dello step produttivo B3, anche i maggiori produttori di server – IBM , HP e Dell in testa – sono pronti, il prossimo mese, a lanciare i loro primi server basati su Barcelona.
HP ha annunciato ProLiant DL785, che descrive come il suo più imponente server x86 progettato fino ad oggi. Il sistema sarà disponibile sia nella versione a quattro processori che in quella ad otto, e grazie alla nuova architettura quad-core di Barcelona potrà mettere a disposizione delle medie e grandi aziende fino a 32 core di calcolo. Il server supporterà inoltre un massimo di 256 GB di memoria RAM.
Per il momento le specifiche tecniche dei server di Dell e IBM non sono ancora state rivelate.
Come noto, il bug (chiamato in gergo tecnico errata ) che interessava i processori K10 di AMD risiedeva nella logica del Translation Lookaside Buffer (TLB) della cache L3 che, in specifiche circostanze, poteva causare il blocco del sistema. Questo difetto ha ritardato l’ingresso sul mercato di Barcelona di quasi sei mesi, impedendo per altro ad AMD di introdurre modelli con frequenza superiore ai 2,3 GHz. Questo serio contrattempo non ha certo giovato alla situazione economica di AMD: non sorprende pertanto che, secondo alcune fonti, il chipmaker di Sunnyvale sarebbe in procinto di licenziare il 5% dei propri dipendenti, ossia oltre 820 persone.
Questa mossa, con cui l’azienda spera di tenere i propri costi sotto controllo, arriva in un momento in cui i guadagni di AMD stanno rapidamente contraendosi. Per valutare l’entità di queste perdite non resta che attendere i risultati del primo trimestre finanziario.