Ma quale fusione? Yahoo! è perfettamente in grado di reggere il mercato da sola, ed il suo futuro si preannuncia “luminoso” a prescindere da qualsiasi alleanza con Microsoft. Non usa perifrasi, Carol Bartz, per troncare le voci intorno ad un possibile accordo commerciale sull’asse Redmond-Sunnyvale. E non ne usa nemmeno per bocciare il nuovo motore di ricerca rilasciato da Ballmer e soci.
I rumours intorno ad una probabile partnership tra Yahoo e Microsoft erano tornati a farsi intensi la scorsa settimana, quando proprio Bartz si era detta possibilista rispetto all’accordo o ad una cessione di azioni. Salvo che a poche ore di distanza, durante un incontro presso la sede della Bank of America di New York, la CEO viola ha innestato decisamente la marcia indietro, negando qualsiasi ipotesi di fusione o vendita.
“Yahoo! non ha niente a che fare con Microsoft, da nessun punto di vista” ha detto la manager ai giornalisti che le domandavano del possibile deal tra i due gruppi.
A suo giudizio, Yahoo! costituisce anche da sola un “ambiente digitale dannatamente importante”, e le prospettive di crescita del gruppo sono comunque molto promettenti. Anzi, più promettenti in solitudine che in compagnia: “Abbiamo davanti a noi un futuro luminoso – spiega – Un futuro che potrebbe essere ancor più chiaro e semplice se non si parlasse continuamente di alleanze con Microsoft”.
Secondo Bartz, infatti, il 98 per cento dei search realizzati con Yahoo! viene da utenti che si trovano già all’interno di siti del ring. Ragion per cui, ha spiegato , ciò di cui l’azienda ha maggiormente bisogno è convogliare un numero ancora maggiore di persone all’interno dei propri spazi di punta: homepage, email, canali di informazione e sport.
Un’eventuale alleanza con Microsoft, ha aggiunto la manager, potrebbe senz’altro consentire importanti risparmi economici e logistici, ma rischierebbe comunque di essere bloccata dalle autorità antitrust.
Le speculazioni su una possibile acquisizione di Yahoo! da parte di Microsoft erano cominciate a inizio 2008, quando Ballmer e soci avevano tentato senza successo la scalata. E le dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa da Bartz non avevano fatto altro che rinfocolarle, portando fra l’altro a robuste operazioni di compravendita di azioni a Wall Street.
Resta da vedere adesso quale sarà la reazione del management Microsoft di fronte ai continui cambiamenti di indirizzo della controparte. Una cosa però è certa. A Redmond non potranno essere troppo felici dei giudizi espressi da Bartz rispetto al loro nuovo motore di ricerca Bing. Interpellata in proposito, la vulcanica manager di Yahoo! avrebbe dichiarato : “Si tratta di una novità interessante, ma non rivoluzionaria. E ho l’impressione che non cambierà le abitudini di ricerca delle persone”.
Giovanni Arata