Come ogni concorso che si rispetti, prima di assegnare il premio ci sono le nomination, i finalisti scelti dalla rosa dei candidati . Nel caso dell’ edizione 2010 dei Big Brothers Award , che si concluderà a fine mese, le nomination sono eccellenti e spaziano per provenienza dall’Italia agli Stati Uniti .
Grande protagonista di questa edizione è Facebook, il social network di Palo Alto il cui discutibile atteggiamento in materia di privacy ha destato negli ultimi tempi grosse preoccupazioni in giro per il mondo: tanto da far pensare all’idea di un social network antitetico e alternativo a Facebook come Diaspora. A Zuckerberg e soci va dunque il premio “Lamento del Popolo”, assegnato all’entità che ha ricevuto più nomination in assoluto, unico riconoscimento assegnato in anteprima rispetto alla giornata finale.
Facebook è infatti presente in tre delle cinque categorie di partecipazione previste dal concorso: insieme a Telecom Italia e Google si contenderà il premio “Peggior Azienda Privata” mentre con i sistemi di videosorveglianza Argos e Hydra e al Ministro dell’Interno Roberto Maroni concorrerà per la nomina di “Minaccia da una vita”. Con Facebook Connect infine entra nel novero dei soggetti candidati a ricevere il premio di “Tecnologia più invasiva”, assieme a Google Chrome e ai Bodyscanner aeroportuali.
Difficilmente, ma non è mai detta l’ultima parola (si potrebbe sempre pensare di sostituirlo all’anagrafe), Facebook avrebbe potuto essere nominata nella categoria “Peggior Ente Pubblico”, appannaggio invece delle Aziende Sanitarie Locali (ASL), del Garante per la Protezione dei dati personali e del ministro Renato Brunetta. A completare la pattuglia governativa ci pensano i ministri Franco Frattini (Esteri) e Maroni (doppia nomination), accompagnati dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel rappresentare nella categoria “Neolingua e Bispensiero” l’esecutivo italiano attuale, il cui approccio alla Rete volto alla sua “normalizzazione”, come dimostrato dalla bozza definitiva “Codice di autodisciplina a tutela della dignità della persona sulla rete Internet”, pone non pochi interrogativi.
Memori delle esperienze passate, gli organizzatori sanno che difficilmente tutti gli Orwell verranno ritirati dai rispettivi vincitori e dunque hanno ribadito che i poco ambiti premi finiranno all’asta su Ebay per finanziare l’associazione che si occupa di organizzare la rassegna: che prevede tuttavia una sezione a parte dedicata a chi invece sta dall’altra parte della barricata . Si tratta del premio “Eroe della Privacy”, unico award positivo per cui in lizza ci sono il blog collettivo Nazione Indiana e Punto Informatico .
Giorgio Pontico