Monaco (Germania) – Si sta concludendo nel peggiore dei modi la crisi che ha colpito la business unit tedesca di BenQ Mobile : sono infatti naufragati i negoziati che erano stati intrapresi nel tentativo di salvare l’azienda.
Era stata fissata per la mezzanotte del 31 dicembre la scadenza entro la quale gli investitori eventualmente interessati avrebbero potuto presentare la propria offerta. Ma stando a quanto dichiarato dalla portavoce del liquidatore Martin Prager, nessuna offerta è stata ricevuta.
In amministrazione controllata dal mese di settembre, la costola tedesca di BenQ Mobile (cui fa capo anche il brand BenQ-Siemens ) dovrebbe – a questo punto – aprire formalmente un procedimento di insolvenza. Da quel momento, gli investitori eventualmente interessati avrebbero la possibilità di formulare un’offerta per gli asset senza però l’obbligo di riassorbire le relative risorse umane.
Vanno quindi sfumando, nei 3mila dipendenti attualmente in carico all’azienda, le speranze di mantenere il proprio posto di lavoro: i rappresentanti di BenQ Mobile che fanno capo al sindacato IG Metall , lo scorso venerdì, hanno riferito la notizia dell’interesse, da parte di un investitore tedesco-americano, di rilevare alcuni reparti produttivi assorbendo 700 dipendenti.