Ufficializzato il taglio delle accise che riduce il costo di benzina e gasolio al distributore, vediamo quali sono le ultime evoluzioni registrate dai prezzi alla pompa. Prendiamo come riferimento i dati ufficiali condivisi come ogni martedì dal Ministero della Transizione Ecologica.
I prezzi di benzina e gasolio nell’ultima settimana
Nella settimana dal 14 marzo al 20 marzo, la spesa media è diminuita per entrambi i carburanti, pur rimanendo ben al di sopra dei valori registrati fino a un paio di mesi fa. Giù la benzina, così come il gasolio, mentre risulta in controtendenza il GPL che sale. I prezzi riportati di seguito fanno riferimento a 1.000 litri, così da poter disporre di una maggiore accuratezza nei decimali.
- Benzina (1.000 litri): 2.137 euro di cui 728,40 euro per accise e 385,39 euro per IVA (-47,39 euro);
- gasolio (1.000 litri): 2.124,56 euro di cui 617,40 euro per accise e 383,12 euro per IVA (-30,07 euro);
- GPL (1.000 litri): 876,81 euro di cui 147,27 euro per accise e 571,43 euro per IVA (+6,14 euro).
Dai grafici qui sotto è invece possibile apprezzare quanto pesano accise e IVA sui prezzi di benzina e diesel: intorno al 50%.
Il costo dei due carburanti diminuisce oggi in tutta Italia grazie allo sconto di 25 centesimi dovuto all’eliminazione delle accise. A questo si aggiunge la conseguente riduzione dell’IVA (al 22%), arrivando a una riduzione quantificata in circa 30 centesimi. Il taglio interessa anche il GPL, ma solo per 8,5 centesimi (10,37 centesimi considerando anche l’IVA).
Benzina e gasolio: taglio delle accise fino al 20 aprile
La misura rimarrà in vigore fino al 20 aprile, ma non è escluso un ulteriore intervento prima della scadenza. Queste le parole di Roberto Cingolani, Ministro della Transizioni Ecologica.
In questo momento, le fluttuazioni del mercato del petrolio sono tali che impegnarsi troppo a lungo potrebbe diventare addirittura controproducente, quindi si va su periodi relativamente brevi e poi ci si organizza in tempo reale vedendo i contratti forward.
L’ultimo decreto del Governo sul tema ha reso esentasse il cosiddetto Bonus Benzina ovvero il contributo (fino a 200 euro) concesso dalle aziende private ai dipendenti per l’acquisto dei carburanti: per tutto il 2022 non concorrerà alla formazione del reddito.