Berners-Lee: Web 2.0? Non esageriamo

Berners-Lee: Web 2.0? Non esageriamo

Il padre del Web si chiede in che modo il cosiddetto Web 2.0 sia migliore del primo, o perché sia considerato diverso dal Web com'era prima. A suo parere nessuno sa cosa sia il Web 2.0
Il padre del Web si chiede in che modo il cosiddetto Web 2.0 sia migliore del primo, o perché sia considerato diverso dal Web com'era prima. A suo parere nessuno sa cosa sia il Web 2.0

Tra le più importanti “scomuniche” al fenomeno del Web 2.0, che propone una websfera interattiva e dinamica, arriva quella di Tim Berners-Lee , padre del Web che in una intervista rilasciata per un podcast IBM sembra voler “sgonfiare” l’hype che circonda il Web 2.0:

Il Web 1.0 voleva consentire alle persone di comunicare. Uno spazio interattivo. Credo che il Web 2.0 sia piuttosto una forma di slang, nessuno sa cosa significhi. Se il Web 2.0 per voi sono i blog e i wiki, allora sono persone che si connettono ad altre persone. Ed è questo che il Web fin dall’inizio era pensato per essere

Secondo Ars Technica definire il Web 2.0 è difficile proprio perché Berners-Lee ha ragione.
Saranno d’accordo anche gli esperti di ÒReilly, che difendono persino il trademark Web 2.0? Forse no, qui infatti spiegano cosa è il Web 2.0 nei dettagli.

– A farlo ci prova anche Wikipedia.

– Nella stessa intervista Berners-Lee parla anche della Neutralità della rete , dicendo cose tipo:
Credo che l’importanza della neutralità della rete sia ben compresa da molti, ma credo di non aver mai sentito alcuna preoccupazione su di essa al di fuori degli Stati Uniti. Se si va in Europa e si chiede alla gente se è preoccupata sulla Neutralità della rete, non sanno di cosa parli. La gente non sa nemmeno cosa significhi quella frase . Il che non è del tutto vero , c’è persino in Italia chi ci fa i sondaggi .

– Tra sei mesi dovrebbe uscire un tool capace di testare la neutralità sui diversi carrier.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
4 set 2006
Link copiato negli appunti