Francoforte – La grande industria alle prese con il peer-to-peer sta tentando nuove strade. Tra queste si colloca senza dubbio anche l’iniziativa del gigante tedesco dei media Bertelsmann focalizzata sulla realizzazione di un sistema ibrido : jukebox e peer-to-peer.
Stando a quanto dichiarato dagli esperti di arvato , partner tecnologico di Bertelsmann, il concetto è di integrare un network decentralizzato con un sistema di distribuzione centralizzato, capace di garantire redditività non solo alla stessa Bertelsmann ma anche ad una filiera di operatori che potrà sfruttare il giochino.
Il nome della piattaforma è GNAB e sarà offerta ad emittenti televisive, provider internet, carrier di telefonia mobile, fornitori di servizi e via dicendo: tutte realtà che attraverso GNAB potranno distribuire “ogni genere di contenuto digitale”, per dirla con Bertelsmann. Secondo arvato GNAB garantisce a tutta la filiera una propria redditività nel pieno rispetto dei diritti di proprietà intellettuale.
La chiave di tutto questo, come avranno già capito i più smaliziati, si chiama “Secure File Sharing”, dove “Secure” è ormai da tempo un attributo che si associa all’integrazione di tecnologie di digital right management (DRM) in software e piattaforme varie.
Le proprietà peer-to-peer di GNAB non saranno disponibili per gli utenti finali, quelli Internet, certo, ma anche quelli televisivi o mobili, e saranno riservate ai soli operatori : la possibilità per ciascuno di loro di scambiare l’un l’altro i materiali introdotti nel network, secondo arvato consentirà di risparmiare grandemente sui costi di produzione sfruttando le più recenti tecnologie di sharing.
Ciascun network nella forma prestabilita, con le proprie presentazioni personalizzate e sui media preferiti, potrà così facilmente offrire per il download molti contenuti, anche file di grandi dimensioni, come i film.
I dettagli sul DRM utilizzato e sulle tipologie di acquisto per l’utente finale verranno rilasciati entro poche settimane.