Biden ha firmato un ordine esecutivo che revoca il ban imposto a TikTok e WeChat dall’amministrazione Trump. In realtà il blocco non è mai stato attuato grazie alle ingiunzioni di vari tribunali, ma ora arriva l’ufficialità del Presidente degli Stati Uniti. TikTok e WeChat rimangono però nel mirino del governo, in quanto è previsto un esame dettagliato delle app per verificare eventuali pericoli per la privacy e la sicurezza nazionale.
TikTok e WeChat: ban revocato, ma…
L’ordine esecutivo di Biden revoca gli ordini esecutivi (13942 e 13943) che Trump ha firmato il 6 agosto 2020 e l’ordine esecutivo 13971 firmato dall’ex Presidente il 5 gennaio 2021. Con i primi due era previsto il ban delle app TikTok e WeChat (blocco dell’accesso e rimozione dagli store digitali), mentre con il terzo era stata vietata ogni transazione tra le aziende statunitensi e le software house cinesi.
Come detto, ciò non è mai avvenuto perché vari giudici hanno sospeso l’attuazione dei suddetti ordini esecutivi. Nel frattempo erano state avviate le trattative per la vendita di TikTok ad Oracle e Walmart, ma anche questa operazione è stata sospesa dopo l’insediamento della nuova amministrazione.
Oltre alla revoca del ban, il nuovo ordine esecutivo di Biden prevede l’avvio di un’indagine approfondita sulle app che possono condividere i dati personali degli utenti statunitensi con “avversari stranieri”, quindi anche su TikTok e WeChat. Lo scopo è verificare l’esistenza di rischi per la privacy dei cittadini e per la sicurezza nazionale.
Il Dipartimento del Commercio e altre agenzie federali dovranno inoltre elaborare soluzioni per la protezione contro la raccolta, la vendita e il trasferimento di dati sensibili dei consumatori statunitensi ad avversari stranieri. Un funzionario dell’amministrazione Biden, ha dichiarato:
La sfida che stiamo affrontando con questo ordine esecutivo è che alcuni paesi, inclusa la Cina, non condividono questi impegni o valori e stanno invece lavorando per sfruttare le tecnologie digitali e i dati americani in modi che presentano rischi inaccettabili per la sicurezza nazionale.