Pronti, via. È partito oggi 7 aprile il conto alla rovescia che in due mesi porterà all’assegnazione dei (poco) ambiti Big Brother Award (BBA), i premi destinati a quelle entità, sia che si tratti di aziende o persone fisiche, che hanno contribuito in maniera determinante a far traballare il diritto alla privacy.
Dal 7 aprile al 4 maggio chiunque potrà segnalare un candidato attraverso l’apposito form presente sul sito, oppure via email. Dopodiché una giuria, i cui componenti non verranno resi noti prima del 17 maggio, esaminerà e voterà le varie candidature. Terminata la fase di votazione verranno pubblicati i tre soggetti più votati per ognuna delle cinque categorie: Minaccia da una vita , dedicata alla singola persona che ha più danneggiato la privacy nella sua vita o carriera; Peggiore azienda privata , assegnato alla società privata che abbia danneggiato maggiormente la privacy nel 2010; Peggiore ente pubblico , assegnato all’organizzazione pubblica (ente governativo, ente pubblico, authority etc) che abbia danneggiato maggiormente la privacy nel 2010; Tecnologia più invasiva , dedicata alla tecnologia che si sia dimostrata particolarmente dannosa per la privacy; e infine la categoria Neolingua e Bispensiero , tra cui verrà scelta la “migliore” affermazione pronunciata o pubblicata su un tema o fatto con l’utilizzo degli strumenti semantici e linguistici raccontati da Orwell in 1984 .
Giunto alla quinta edizione italiana, il concorso messo in atto dal Progetto Winston Smith in passato ha mietuto diverse vittime eccellenti tra cui Facebook, che nel 2009 aveva trionfato insieme all’onorevole Gabriella Carlucci. In questi cinque anni non sono poi mancate menzioni particolari per ministeri e altre importanti aziende italiane come Telecom Italia, che nel 2007 si era aggiudicata ben due premi.
La cerimonia di premiazione è prevista per il 28 maggio, e come di consueto si terrà in concomitanza con il convegno e-privacy 2010 .
Giorgio Pontico