Praga – Nei giorni scorsi a Praga sono stati assegnati i Big Brother Award , versione cèca di una manifestazione internazionale che si tiene anche in Italia e che punta a denunciare quelle attività che vengono considerate dannose per la privacy .
EDRI-Gram riporta che alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’autorità garante della privacy della Repubblica Ceca e molti giornali locali, segno di una forte attenzione al tema, un’attenzione sconosciuta in altri paesi.
NGO Iuridicium Rimedium , che ha materialmente consegnato i premi, ha dichiarato “Komercní banka” come il “peggior ente commerciale” poiché si ritiene che mantenga ad libitum i dati personali non solo dei propri clienti, anche quelli internazionali, ma anche di chi si rivolge alla banca per informazioni.
L’ente pubblico peggiore è invece un Award andato al ministro delle Finanze Vlastimil Tlusty perché ha deciso di richiedere preventivamente dati fiscali a tutte le piccole aziende che vogliano operare nella Repubblica Ceca mentre l’Award internazionale è stato assegnato agli Stati Uniti. Gli USA sono considerati colpevoli di raccogliere abusivamente i dati delle transazioni finanziarie forniti dal provider di servizi transattivi SWIFT. Nel mirino anche lo schema di raccolta dei dati personali di tutti i passeggeri in arrivo negli States.
Quale tecnologia più pericolosa è stata scelta la “In-Karta” della società ferroviaria cèca: si tratta di un biglietto RFID che permette di tracciare i passeggeri in movimento. L’Award per la peggiore legge è andato invece alla norma sulle comunicazioni elettroniche che recepisce la direttiva europea sulla data retention .
Sotto accusa anche il vicepresidente della Commissione parlamentare sulla Difesa e la Sicurezza, Milos Titz, premiato per “l’argomentazione più ridicola contro la protezione dei dati”. Titz avrebbe dichiarato: “Se non si fa nulla di male non c’è nulla da temere dalle intercettazioni telefoniche”.
Come nelle altre edizioni, anche in quella cèca è stato previsto un premio “in positivo”, andato in questo caso all’organizzazione pro-privacy EDRI , che produce EDRI-Gram.