Siamo soliti collegare il nome di Bill Gates all’informatica, ma oggi il business principale per l’ex numero uno di Microsoft ha poco a che vedere con PC e Windows. Il magnate è il più grande proprietario privato di terreni agricoli degli USA. Come si apprende da un servizio di NBC News, dai suoi campi arriva buona parte del cibo che finisce nelle cucine di McDonald’s: patate, carote e cipolle.
Bill Gates, il più grande proprietario terriero USA
L’emittente d’oltreoceano lo ha reso noto sulla base di dati propri e pubblicati da The Land Report. Di quale superficie stiamo parlando? Circa 269.000 acri o più di 1.000 chilometri quadrati distribuiti in 18 stati: 70.000 in Louisiana, 20.000 in Nebraska, 6.000 in Georgia. Quelli coltivati nel territorio di Washington (14.000 acri) sono talmente estesi da poter essere osservati anche dallo spazio. Anche tale ricchezza è oggetto del ricco accordo stipulato con l’ormai ex moglie Melinda in sede di separazione.
I terreni in questione sono stati acquistati a partire dal 2013 attraverso una rete composta da 22 società che fanno capo a Cascade Investments, controllata dallo stesso Gates e con base a Kirkland (Washington).
La questione è stata affrontata diverse volte in passato, talvolta sollevando dubbi in merito alla compatibilità del business con l’impegno dichiarato nel contrasto al cambiamento climatico. Questa la sua risposta fornita su Reddit nei mesi scorsi durante la promozione del suo nuovo libro “Clima, come evitare un disastro”.
Lo ha deciso il mio gruppo di investimenti. Non c’entra con il cambiamento climatico. Il settore dell’agricoltura è importante. Con semi più produttivi possiamo evitare la deforestazione e aiutare l’Africa a gestire le difficoltà legate al clima che stanno affrontando. Non è chiaro quanto i biocarburanti possano risultare economici, ma se lo fossero, potrebbero risolvere il problema connesso alle emissioni dell’aviazione e dei mezzi pesanti.
Nel lungo report di NBC News (di cui consigliamo la lettura, link a fondo articolo) viene sottolineato come l’utilizzo di acqua per l’irrigazione dei terreni abbia avuto in alcune zone un impatto negativo sia sulla fauna ittica locale sia sulla salute dell’ecosistema naturale, a causa dei fertilizzanti impiegati, soprattutto in Florida.